“È la satira tesoro, può fare quello che vuole”: di solito ce la si cava così in merito alle battute teatranti o in spettacolo dei comici anche più politicamente scorretti. Il problema, alla radice, è che Beppe Grillo continua a giocare “contro la politica” essendoci ancora mezzo dentro ed essendoci stato dentro al 100% negli ultimi 10 anni: vien dunque difficile “distinguere” quando fa battute e quando invece lancia “frecciate” al suo M5s e ai suoi avversari. È successo di nuovo a San Marino, ieri sera, dove il suo spettacolo “Insomnia” è approdato al teatro Nuovo di Dogana: mentre distribuiva arance all’ingresso per poterlo contestare dal pubblico senza intoppi (con una rete calata apposta sul palco per evitare guai, ndr), l’ex comico tornato comico ha illuminato la folla con un bel cabaret di critiche-insulti-iperboli per i politici nostrani. Su tutti, l’attacco a sorpresa è giunto contro il “suo” Ministro dei Trasporti, il grillino Danilo Toninelli: «Posso fare satira su Toninelli? Gli direi solo: evita per favore di dire che tua moglie si è comprata un diesel. È ingenuo, una persona straordinaria, solo ha una leggera sindrome di Asperger». Vista però la reazione non proprio esaltata del pubblico che ha iniziato a rumoreggiare, Beppe ha provato a correggere il tiro – «Ma un po’ l’abbiamo tutti» – con decisi scarsi risultati però.
GRILLO SHOW VS TUTTI
La “battuta” ricorda molto da vicino quanto avvenuto lo scorso ottobre dal palco di Italia 5 Stelle dove esordì con un intervento ai limiti del fuori luogo: «C’è pieno di questi filosofi in televisione che hanno la sindrome di Asperger. È quella sindrome di quelli che parlano in un modo e non capiscono che l’altro non sta capendo. E vanno avanti e fanno magari esempi che non c’entrano un cazzo con quello che stanno dicendo, hanno quel tono sempre uguale. C’è pieno di psicopatici». Ecco, ci è “ricascato” e il pubblico – raccontano i cronisti di Open e Repubblica – pare non aver gradito particolarmente. Ma attenzione, Beppe Grillo ce l’aveva con tutti ieri sera, in primis Salvini: «Salvini è una specie di mago di Oz, ma lo sapete tutti come finisce il mago di Oz, si scopre che è un bluff. Lo scoprono i personaggi durante il percorso. L’ho incontrato una volta sola in aeroporto, forse l’unica volta che è andato al Parlamento Europeo, era al telefono con sua mamma e me l’ha passata. Come fa a essere un figlio di puttana uno che ti passa sua madre al telefono? Io ho chiesto alla signora perché non ha preso la pillola e lui non ha capto la battuta». Ce l’ha solo con la Lega? Neanche per sogno, Grillo spara anche sul suo M5s: «Luigi Di Maio è una garanzia senza ancora l’avviso – ha detto – l’ho conosciuto nel paesino dove abitava, mi ha presentato suo papà che voleva vendermi due carriole in nero, ma adesso non so con chi prendermela, non so che tipo di satira devo fare». E poi ancora Macron, gli “abusi” ai 14enni, i vaccini, Ramy, il RdC: ma se volete andare oltre, andate a teatro, altrimenti se vi è passata la voglia vi capiremmo..