Ad un passo dalla scadenza ultima, il Governo riesce a strappare l’ok del Senato in terza lettura sul Decretone: da oggi dunque Reddito di Cittadinanza e Quota 100 sono divenuti legge ufficiale dello Stato Italiano, dando così il via libera a tutti i prossimi step sui provvedimenti cardine di assistenza al lavoro e uscita per la pensione. Il provvedimento “Decretone” ha incassato 150 sì, 107 no e 7 astenuti e dopo la terza lettura di palazzo Madama – a seguito delle vaste modifiche ottenute alla Camera – ora è legge. «Oggi è un bel giorno, abbiamo approvato misure di cui la popolazione aveva bisogno. Oggi abbiamo lavorato a definire gli ultimi dettagli del decreto sblocca-cantieri. La prossima settimana, non abbiamo fatto in tempo a farlo in questa, portiamo il decreto crescita», ha commentato il Premier Conte davanti agli applausi dei gruppi parlamentari di Lega e M5s. Poco dopo su Twitter, il Presidente del Consiglio ha anche aggiunto «E’ un giorno importante per l’Italia. Reddito e quota 100 sono a tutti gli effetti realtà. Dal Senato l’ok definitivo. Grazie alle due misure qualificanti del nostro contratto di Governo diamo speranza e dignità a milioni di italiani. Un’altra promessa mantenuta».
REDDITO DI CITTADINANZA, COME CAMBIA
Tra i principali provvedimenti adottati e cambiati rispetto alle prime due letture del Decretone, sul fronte del Reddito di Cittadinanza è stato imposto per legge l’obbligo di accettare un’offerta congrua con lo scatto solo se il salario supererà del 10% il beneficio massimo, quindi 78 euro in più di 780 euro. Le offerte potranno essere destinate anche a chi un lavoro già lo ha ma rientra nella categoria dei cosiddetti working poor, chi cioè è povero ma non disoccupato: per provare ad evitare i cosiddetti “furbetti”, il Governo compie una stretta contro il fenomeno delle false separazioni per rientrare negli standard del Reddito di Cittadinanza «per le separazioni e i divorzi avvenuti dopo il primo settembre servirà un verbale dei vigili. Intervento anche sui genitori single: serve l’Isee di entrambi anche se madre e padre non sono né sposati né conviventi» riporta l’Ansa. Sul fronte extracomunitari, la Lega ottiene il provvedimento per cui dovranno farsi certificare reddito e composizione del nucleo familiare dal Paese di origine, con traduzione in italiano e validazione del consolato. Reddito e pensione non si potranno peraltro richiedere se si posseggono case da oltre 30.000 euro non solo in Italia ma anche all’estero.
LE MODIFICHE SULLA QUOTA 100
Per quanto riguarda la Quota 100 invece, il Decretone approvato in via definitiva vede la possibilità di riscattare nel triennio 2019-2021, in tutto o in parte, per massimo cinque anni, anche non continuativi, i periodi non coperti da contribuzione vale per tutti (salta il tetto die 45 anni previsto inizialmente) ma solo per gli anni di corso dal 1996 in poi. In questo modo, segnala l’Agi, la misura è legata alla pace contributiva che viene di fatto estesa per 10 anni: si potrà saldare quanto dovuto in 120 rate mensili, invece delle 60 previste finora. Viene poi eliminata dal provvedimento finale la finestra di 3 mesi per l’accesso alla pensione anticipata per i lavori cosiddetti gravosi, mentre aumenta da 30 mila a 45 mila euro l’anticipo del Tfs agli statali. Infine, da sottolineare il turnover più esteso per Comuni e Regioni nel prossimo triennio: secondo quanto stabilito nel Decretone sul fronte pensioni, «le amministrazioni potranno tener conto per ciascun anno, sia delle cessazioni dal servizio del personale di ruolo verificatesi nell’anno precedente, sia di quelle programmate nello stesso anno. I vincitori dei concorsi saranno tenuti a permanere nella sede di prima destinazione non meno di 5 anni».