Non ci sarà nessuna Flat Tax nel Def: così ieri il Ministro Tria aveva “gelato” Conte e soprattutto Giorgetti che nel Documento di Economia e Finanza sperava di poter inserire il provvedimento bandiera della Lega per poter presentarsi ai nastri di partenza delle Elezioni Europee con una freccia in più al proprio arco di consensi. Così non sarà, almeno per ora: il M5s si è messo di traverso e dall’America dove è in missione il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio fa sapere «Flat Tax? No, servono troppi soldi». Dopo l’approvazione della Legittima Difesa e del Codice Rosso, oltre al Decretone, i grillini non vogliono lasciar “veleggiare” il proprio alleato di Governo e pongono il piede sul “freno” sulle prossime sfide politiche, in primis la Flat Tax: «È un obiettivo del governo ma non si può fare con i due miliardi della mini Ires: costa di più. Bisogna dirsi la verità e capire quanto. Poi io sono il primo a voler abbassare le tasse», spiega Di Maio nell’intervista odierna di Repubblica.



I PALETTI M5S A SALVINI

Piuttosto, sottolinea ancora il leader M5s dagli States (dove sta preparando il complesso ed enorme Decreto Crescita), il punto da rilanciare è il Dl sui rimborsi ai truffati delle banche: «C’è una questione di compattezza all’interno del governo. Il Movimento 5 stelle – dice ancora Di Maio a Rep – chiede di firmare i decreti nei prossimi giorni. Bisogna capire se la Lega è con noi. Non si tratta di convincere Tria ma di esprimere chiaramente la posizione di chi ha i voti in Parlamento. Chiediamo la firma da settimane. Nelle prossime ore la situazione va sbloccata». Salvini con la Flat Tax per le famiglie e Di Maio con il Dl Crescita, sempre loro, tirano per la giacchetta il Mef e chiedono “attenzioni” in vista delle Europee e per il probabile assestamento (con rimpasto annesso?) successivo: quanto però intende fare il leader M5s è mettere “paletti” al protagonista assoluto di questo Governo, quello seduto al Viminale. «Basta invasioni di campo, serve lealtà. Basta uomo solo al comando, Se la Lega vuol far saltare il banco, noi potremmo governare anche con il Pd» fanno sapere le solite “fonti” tra i Big M5s all’Agi.

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