«Stiamo lavorando. Sono disponibile a ragionare su tagli di grandi opere del passato come la mega stazione di Susa ma serve viaggiare di più e meglio e inquinare meno»: a parlare è Matteo Salvini al Tg1 ieri sera, con il progetto della Tav che prosegue di pari passo assieme alle trattative tutte interne al Governo con i per ora “intransigenti” Cinque Stelle. Dopo il niet di Grillo – «la Torino-Lione è morta» – e la chiusura dello stesso Casaleggio, «gli elettori M5s si sono sempre espressi in maniera univoca sull’argomento» , dovrà essere Di Maio a trovare un assetto in grado di non sfasciare il Governo gialloverde senza però “perdere la faccia” con la propria base. Le ipotesi di “mini-Tav” emerse nelle scorse giornate sono un tentativo, ma non l’unico: «Anche sulla Torino-Lione con la Lega si può trovare un accordo su tutto. Fa sorridere come quelli che governavano prima ora invochino un miniTav, che oltretutto non si sa neppure cosa sia. Noi vogliamo aprire tutti i cantieri» ha spiegato in mattinata il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del M5S, Stefano Buffagni.
IL SONDAGGIO CHE MANDA SU TUTTE LE IRE IL M5S
In realtà lo stesso esponente M5s attacca poi la Lega e Salvini in merito al loro Sì-Tav convinto di questi mesi, «i leghisti sono sempre stati contrari all’opera, basta guardare quanto dicevano sui territori. Oggi però l’informazione ha trasformato il Tav in un’opera essenziale, e così la Lega per fini elettorali dice di volerla. Ma gli interventi che servono sono ben altri, a partire dai ponti e dal Sud». A quel punto passa a “minacciare” politicamente anche il Ministro Tria che ancora una volta si è espresso a favore dell’opera tra Francia e Italia come possibile “sblocca-cantieri”, «C’è un contratto di governo. E c’è un limite a tutto….La nostra linea è molto chiara: ci sarà un tavolo che troverà una soluzione condivisa, come è sempre accaduto fino a questo momento su tutto» conclude Buffagni sul Fatto Quotidiano. Intanto però ad allarmare il Movimento 5 Stelle ci pensa un sondaggio espresso dal Corriere della Sera e trattato da un fondo di Verderami dove si scoprirebbe che il 70% degli elettori M5s sarebbero favori alla Tav: «Questo sondaggio che sarebbe addirittura stato commissionato da Di Maio non esiste. Ieri lo abbiamo smentito pubblicando i dati. Abbiamo chiamato tre delle più importanti società di sondaggio e gli abbiamo chiesto se avessero sondato per altri sul Tav. Ipsos ci ha risposto che dalle loro rilevazioni tra gli elettori del MoVimento 5 Stelle risulta: contrari alla TAV per il 55%, favorevoli il 30%, non indica 15%. Poi abbiamo chiesto a Swg che ha dati simili a Ipsos. 52% contro il Tav, 31% a favore e il 17% indifferente. Infine ci sono i dati di Demopolis che danno il no al Tav per oltre il 65% tra gli elettori m5s e solo un 18% a favore», attacca a testa basse il Blog delle Stelle bollando come “fake news” il sondaggio apparso sul Corriere della Sera. Il “nervosismo” però continua e la “morsa” di Salvini si fa pressante per arrivare ad una soluzione più spinta verso il Sì piuttosto che l’ennesimo NO ad una infrastruttura nel nostro Paese.