Dopo aver rotto il silenzio sui social, Alessandro Di Battista torna a parlare e lo fa in un’intervista esclusiva a “Non è l’Arena”. L’inviato Daniele Bonistalli ha incontrato l’ex deputato M5s e, stando a quanto anticipato da un video condiviso sui social, gli ha chiesto un’opinione in merito alla tenuta del governo. «Mi auguro che regga…», ha dichiarato Di Battista ai microfoni del programma di La7. Quando gli viene chiesto se sia stabile la maggioranza, e in particolare il rapporto tra Movimento 5 Stelle e Lega, l’attivista pentastellato non si mostra sicuro: «Questo non lo so, non ne ho idea. Non ho la sfera di cristallo». D’altra parte si augura che il governo gialloverde regga: «Me lo auguro da cittadino perché stanno facendo un sacco di cose». Poi però aggiusta il tiro, spiegando che è il partito guidato da Luigi Di Maio più attivo per quanto riguarda le iniziative da portare avanti e quindi l’attività dell’esecutivo. «Si stanno facendo solo cose a trazione del Movimento 5 Stelle».
DI BATTISTA A NON È L’ARENA “GOVERNO? NON SO SE REGGE”
Per Alessandro Di Battista è il Movimento 5 Stelle a tenere in mano le redini del governo. «Su nove cose che vengono fatte l’iniziativa viene portata avanti solo dal M5s». L’ex deputato M5s se la prende allora con «una fase della comunicazione» che sembra favorire la Lega. «In questa fase della comunicazione sembra che sia Salvini a tirare la carretta, ma non è così», ha dichiarato Di Battista ai microfoni di “Non è l’Arena”. Il distacco comunque è evidente. L’ex esponente del direttorio è ormai lontano dal M5s, ma non perde l’occasione per intervenire nel dibattito politico e togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «La stampa ha scelto Salvini», ha commentato nel video condiviso ieri. Attacca dunque i media e Matteo Salvini: «Per loro è la speranza futura di poter vedersi garantiti i finanziamenti pubblici». Intanto Luigi Di Maio studia la campagna per le Europee e prepara le contromosse per l’assenza di Di Battista. L’ipotesi che sta prendendo corpo, secondo il Corriere della Sera, è di sostituirlo con Gianluigi Paragone, senatore in pole per la presidenza della Commissione d’inchiesta sulle banche.