Il Cremlino giudica ancora troppo presto l’esito delle Elezioni Presidenziali in Ucraina visto l’esito incerto e un ballottaggio tutt’altro che deciso: per il portavoce di Putin, Dmitri Peskov «Anche se le elezioni non sono finite, probabilmente sarebbe sbagliato congratularmi per il passaggio al secondo turno. Il vincitore delle elezioni in Ucraina non è ancora stato determinato» ha fatto sapere il portavoce del Cremlino in un lancio d’agenzia di Ria Novosti. Lo scontro il prossimo 21 aprile vedrà due differenti se non proprio opposti modalità di intendere il potere: Poroshenko rappresenta l’ancien regime anti-russo, presidente uscente e forte oppositore della politica filo-russa dei suoi predecessori. L’altro è un attore comico che pare esser arrivato alla candidatura più per “spinta popolare” dovuta alla sua fiction sulla politica che non per particolari programmi elettorali: un caso politico piuttosto interessante a cui si aggiunge la delicatissima situazione di guerra tra Ucraina e Russia, mai domata da anni di provocazioni e scontri tra Crimea e Donbass. L’ex attore punta sul diffuso disgusto degli ucraini verso i politici tradizionali, quasi tutti coinvolti in scandali e traditori delle promesse di combattere la corruzione diffusa nel Paese: il legame con l’oligarca filo russo Ihor Kolomoisky è però il vero rebus da risolvere e scogliere verso il ballottaggio. Al momento, i risultati delle Elezioni ucraine non vengono commentate dall’Ue e dagli Usa – esattamente come la Russia – proprio per questo motivo di assoluta “instabilità” e incertezza degli esiti elettorali nelle prossime settimane.
ZELENSKY AL BALLOTTAGGIO CON POROSHENKO
Sarà un ballottaggio accesissimo fino all’ultimo voto tra Volodymyr Zelensky e il presidente uscente Petro Poroshenko quello che si prospetta il prossimo 21 aprile per le Elezioni Presidenziali: i risultati che vengono dagli exit poll in Ucraina danno infatti il comico in testa con il 30,4% dei voti mentre il leader anti-Putin si attesterebbe al secondo posto al 17,8%. Al terzo posto dunque eliminata dal secondo turno di fine aprile l’leader della Rivoluzione Arancione del 2004 Yulia Tymoshenko data non oltre il 14,2% dei voti finali. Anche secondo l’exit poll condotto da TSN e pubblicato dallo Unian, il ballottaggio Zelensky-Poroshenko sarebbe confermato in seconda istanza, dando così adito alla buona previsione dei sondaggi pre-Elezioni 2019. «Sondaggi ed exit poll manipolati, andrò al ballottaggio contro Zelensky», afferma la combattiva Tymoshenko nel primo commento post-voto dopo la chiusura delle urne.
I RISULTATI DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI
Seggi aperti per 29 milioni di aventi diritto pronti ad eleggere il nuovo Presidente in Ucraina dopo una delle più complesse e dure campagne elettorali dai tempi della “Rivoluzione Arancione”: le Elezioni Presidenziali 2019 vedono la presenza record di 39 candidati Presidente, anche se 4 su tutti sembrano poter avere le chances maggiori di arrivare al quasi scontato ballottaggio. Più di 135mila unità delle forze dell’ordine garantiranno la sicurezza, con l’aggiunta di molti osservatori internazionali mandati in Ucraina per cercare di evitare il più possibile accuse, brogli e attacchi già avvenuti anche nel recente passato. Pro Russia o Pro Ue, lo scontro è sempre lo stesso con il presidente uscente Poroshenko che sfida l’ex Primo Ministro Tymoschenko, il filo russo Boyko e soprattutto il comico Zelensky ritenuto un po’ il “Beppe Grillo ucraino” (anche se non proprio simile alle battaglie M5s). E’ la prima volta, a 30 anni dall’indipendenza e dopo le “rivoluzioni democratiche” del 1990, 2004 e 2013-2014, che c’è sostanziale incertezza su chi approderà al ballottaggio: corruzione, guerra in Donbass con Putin e crisi con la Ue sono i principali temi sui quali i candidati provano a sfidarsi davanti all’elettorato ucraino, con gli occhi assai interessati di Usa, Nato e ovviamente Cremlino.
I CANDIDATI PRESIDENTE D’UCRAINA
I risultati (che emergeranno in serata con i primi due candidati che andranno al ballottaggio) potrebbero definire un nuovo contorno di Kiev, se anti-Mosca ancora o più vicino al leader Vladimir Putin: secondo i sondaggi il 41enne comico Volodymyr Zelensky – la cui unica esperienza resta quella di aver interpretato un professore di storia che diventa presidente in una serie tv che ha spopolato in Ucraina – è dato al 25% dei consensi, davanti al presidente uscente Petro Poroshenko e all’ex premier della rivoluzione arancione, Yulia Tymoshenko. Nello “Zelig di Kiev”, Zelensky si proponeva come presidente improvvisato per combattere corruzione e slealtà: poi dalla fiction si è passati alla realtà e ad oggi è incredibilmente in vantaggio sui competitor, «pronto a tutto per il bene dell’Ucraina, anche a mettersi in ginocchio davanti a Putin». Le polemiche dopo queste parole, aggiunte alle accuse di essere manovrato dall’oligarca-patron della tv dove opera Zelensky (Ihor Kolomoisk) si fanno pressanti ma Poroshenko teme fortemente di poter essere escluso dal ballottaggio, proprio ai danni del “Reagan-Grillo” ucraino e della rivale di sempre Tymoshenko.