Nel primo giorno di richiesta del reddito di cittadinanza sono state presentate circa 45mila domande, distribuite fra 36 mila “fisiche”, quindi alle poste o nei Caf, con l’aggiunta di circa 9mila presentate online. La Campania è stata la regione dove si è avuta la più alta richiesta, seguita dalla Lombardia (a Milano, curiosità, il primo richiedente è stato un marocchino), e dalla Sicilia. «I numeri più completi – ha commentato questi dati il Sottosegretario al Lavoro, Claudio Cominardi – li conosceremo quando anche i Caf inizieranno la trasmissione. Gioisco all’idea che moltissimi di questi richiedenti, già ad aprile, potranno contare su un’integrazione al reddito di vitale importanza». Per Cominardi coloro che hanno chiesto fin da subito il reddito di cittadinanza lo hanno fatto sia per ottenere un sostentamento economico ma anche per poter tornare il prima possibile nel mondo del lavoro, visto che, ricordiamo, il sistema è stato realizzato proprio per fornire un’occupazione a chi non ce l’ha, e nel mentre, un sussidio economico. Soddisfatto anche il premier Giuseppe Conte, che su Twitter ha scritto: «Lo Stato non abbandona nessuno: ora ci sono un sostegno per chi è in difficoltà e un’occasione per reinserirsi nel mondo del lavoro. Equità sociale e crescita economica devono camminare insieme». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



REDDITO DI CITTADINANZA: L’ESPERIENZA DI UN RICHIEDENTE

Anche Beppe Maniglia, noto musicista di strada di Bologna, ha deciso di fare domanda per avere il reddito di cittadinanza. La testimonianza dello stesso è stata riportata dall’edizione online de Il Resto del Carlino, e racconta di come il cantante si sia recato verso mezzogiorno nell’ufficio postale vicino al Pala Dozza. La sua esperienza è stata più che positiva: «Me la sono sbrigata in cinque minuti, e pensare che a pochi metri era pieno di persone in fila al Caf. Ho anche cercato di avvisarli, ma non hanno voluto cambiare soluzione». Vista l’età, il musicista Maniglia ha fatto richiesta di pensione di cittadinanza: «Mi chiedo come si possa campare oggi con 500 euro al mese: io mi arrangio in qualche modo, ma sono sicuro che per altri è ancora più difficile e un aiutino come questo può far solo che bene». L’artista di strada si è detto molto soddisfatto di questa iniziativa: «Ho smesso da tempo di interessarmi di politici, però penso che introdurre questo sostegno sia stata una decisione positiva a favore di tutti». Come ricorda il quotidiano emiliano, ai Caf bolognesi ci voleva ben più di cinque minuti per fare domanda, ma tutto è comunque filato liscio come nel resto d’Italia. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



REDDITO DI CITTADINANZA: 29MILA DOMANDE ALLE ORE 14:00

Alle ore 14:00 di oggi erano circa 29mila le domande per avere il reddito di cittadinanza. Lo ha comunicato Poste Italiane: «Alle ore 14.00 – si legge su una breve nota – le richieste presentate presso gli uffici postali per il reddito di cittadinanza sono pari a 29.147 Il flusso dei cittadini richiedenti è stato costante e ordinato su tutto il territorio». Tutto nella norma fino ad ora, con il caos che si temeva nelle scorse ore che non si è verificato, e con i vari richiedenti il sussidio che si sono presentati alla spicciolata e senza sovraccaricare gli uffici postali. Interessante quanto comunicato anche dall’Upb, l’ufficio parlamentare di bilancio, secondo cui solamente il 5.5% dei percettori del reddito di cittadinanza godranno in pieno del sussidio pari a 6000 euro all’anno, mentre un quarto di essi percepiranno dallo stato un assegno inferiore ai 1000 euro ogni 12 mesi. Un calcolo che è stato effettuato in base alle dichiarazioni Isee redatte nel 2017. L’Inps ha invece fatto sapere che è stato avviato un tavolo congiunto fra la Guardia di Finanza, la stessa Inps e l’ispettorato del lavoro per effettuare dei controlli non previsti dalla legge di modo da stanare i famosi “furbetti”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CONTE: “IMPATTO POSITIVO DAL REDDITO DI CITTADINANZA”

«Il Reddito di Cittadinanza avrà impatto positivo sui conti italiani e sulla nostra economia»: lo ha detto da Belgrado, dove è in visita ufficiale con la la premier serba Ana Brnabic, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Nel giorno in cui sono partite ufficialmente le domande per ottenere la Card RdC si è per ora evitata la lunga fila alle Poste e neanche ai Caf si sono visti gli “assalti” temuti dei tanti richiedenti il Reddito di Cittadinanza. Era stato suggerito di osservare un calendario di scaglionamento alfabetico e di evitare di ingolfare gli sportelli nei primi giorni di apertura del servizio e così pare sia avvenuto in quasi tutte le parti d’Italia: «C’è interesse ma molti chiedono solo ulteriori chiarimenti sui requisiti. Del resto c’è tempo fino a fine marzo per fare domanda» spiega all’Ansa una operatrice dei Caf a Catanzaro mentre potrebbe complicarsi la vicenda dei ricorsi per i cittadini stranieri. Come spiega l’avvocato Alberto Guariso dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione, «credo che già riusciremo a depositare i primi ricorsi, probabilmente con una iniziale causa pilota al Tribunale di Milano». La legge del RdC viene considerata illegittima e incostituzionale, specie nelle parti in cui si parla di «permesso di lungo periodo» e dei «10 anni di residenza per gli stranieri».

DI MAIO, “MANTENUTA LA PROMESSA”

Al via da oggi le domande per avere il Reddito di cittadinanza, misura fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle. Esulta il capo dei grillini, Luigi Di Maio, che nel giorno in cui il suo “gioiello” prende il via, ha parlato così ai microfoni dell’emittente radiofonica Rtl 102.5: «Oggi manteniamo una promessa. Lo Stato finalmente si occupa degli invisibili, di persone che sono state alla periferia di questo Paese e dei temi politici. E’ una rivoluzione». Di Maio parla di 5 milioni di potenziali beneficiari per il reddito di cittadinanza, a cui si aggiungono i 6mila navigator che il governo assumerà nelle prossime settimane per ristruttura i centri per l’impiego: «Vogliamo assumere 6mila persone a livello centrale – sottolinea – come ministero e mandarle in tutte le regioni nei prossimi mesi per sopperire alle carenze dei centri per l’impiego mentre le Regioni fanno i concorsi. Poi saranno assorbiti con concorso a livello regionale». Di Maio si augura che le Regioni non si oppongano per una questione puramente politica, aggiungendo che «Ai benefici del reddito di cittadinanza conviene accettare la prima proposta di lavoro, perché poi devi andare in qualunque posto di Italia». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

REDDITO DI CITTADINANZA AL VIA DA OGGI

Il reddito di cittadinanza entra nel vivo. A partire da oggi, mercoledì 6 marzo, è infatti possibile presentare la domanda per avere il sussidio di cui sopra. Marco Siracusano, amministratore delegato di Poste Pay, ha spiegato che in questi primi giorni, vista la mole di gente attesa, e visto che si tratta di un’assoluta novità per tutti, non sono da escludere i classici problemi di organizzazione: «Siamo di fronte a un’operazione straordinaria – le sue parole riportate da TgCom24.it – e non potrà mai aver un’esecuzione ordinaria del servizio. Ci sarà un impegno straordinario ma dal giorno 1 non si può escludere a priori che ci possano essere disfunzioni». Siracusano garantisce comunque che gli uffici sono abituati «a gestire grandi flussi di persone e che i colleghi sono stati formati e metteranno il massimo impegno, conoscono bene gli utenti e il territorio, e anche in un momento straordinario faranno fronte al compito». Una volta che la domanda sarà esaminata e accolta, l’utente riceverà un sms o un’email che lo avviserà della buona riuscita dell’operazione, e che inviterà lo stesso ad andare a ritirare la card: «abbiamo preparato una procedura via sms o mail con l’indicazione precisa di luogo e data in cui potrà recarsi all’ufficio postale per andare a ritirare la carta. Il 97% degli italiani ha un cellulare, il 77% ha uno smartphone, oltre il 60% usa la mail». Le prime risposte giungeranno non prima del 15 aprile, come spiegato dall’Inps negli scorsi giorni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

REDDITO DI CITTADINANZA: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE

Il 6 marzo è arrivato e per il Reddito di Cittadinanza è finalmente tempo di aprire le “danze” per la presentazione delle domande di potenziali beneficiari: la misura di assistenza al reddito e al lavoro fa il suo “esordio” tra gli utenti dopo mesi di discussioni e dopo che l’iter parlamentare non è ancora terminato (manca ancora il passaggio alla Camera per il “Decretone” che contiene per l’appunto RdC e Quota 100, le due misure-bandiera del Governo Lega-M5s). La misura di contrasto alla povertà, che insieme al sussidio economico prevede anche un percorso di inserimento nel mercato del lavoro che inizia con la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro di tutti i componenti della famiglia: non solo, il Reddito di Cittadinanza è un invito anche alle aziende che potranno avere degli sgravi fiscali se procederanno ad assunzioni di beneficiari del Reddito di Cittadinanza. Per compilare la domanda di richiesta della misura (che sarà poi caricata su apposita Card di Poste Pay, ndr) saranno possibili tre modalità diverse: online, utilizzando il portale del Governo sul Reddito di Cittadinanza (ma solo se in possesso dell’identità digitale Spid); tramite sportelli Caf che dopo una recente convenzione con il Mef offriranno il servizio ai primi 1,3 milioni di nuclei familiari che lo richiederanno; tramite modello cartaceo agli sportelli di Poste Italiane.

REQUISITI E DOCUMENTI DA PRESENTARE

Ecco dunque chi potrà richiedere il Reddito di Cittadinanza e quali requisiti dovrà avere per poter essere presa in considerazione dall’Inps nelle prossime settimane (entro metà aprile giungeranno le prime risposte con la Card RdC che sarà caricata a partite dal mese di maggio, ndr): Isee inferiore a 9.360 annui se si è single, un reddito familiare inferiore a 6.000 euro, un patrimonio immobiliare diverso dalla casa di abitazione non superiore a 30.000 euro, un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro, ma anche limiti sul possesso di auto e moto di media cilindrata, sono questi i requisiti di natura economica che ogni potenziale beneficiario dovrà dimostrare nella presentazione del proprio Calcolo Isee. Potrà essere chiesto dai cittadini italiani o comunitari e dagli extracomunitari con permesso di lungo soggiorno residenti in Italia da almeno 10 anni: il sussidio ha durata 18 mesi e può essere rinnovato dopo la sospensione di un mese. La prima tornata durerà dal 6 al 31 marzo prossimi, con la tabella di marcia che prevede nel calendario stilato dal Ministero dell’Economia il prossimo 26 aprile la conferma degli esiti delle domande: in poche parole, saranno poi i primi giorni di maggio a vedere il caricamento dei soldi sulle Card RdC e i primi contatti con i centri di impiego per la ricerca attiva del lavoro. L’esito sull’adesione al Reddito di Cittadinanza arriverà per sms o via e-mail da parte dell’Inps e, in caso di esito positivo, dalle Poste arriverà un altro messaggio (sempre sms o e-mail) che darà le indicazioni per il ritiro della carta Poste Pay dove saranno poi caricati i fondi del Reddito di Cittadinanza.

I CONSIGLI DI POSTE E CAF

Non vi è una scadenza “temporale”, dunque per questa prima tranche sul Reddito di Cittadinanza non c’è bisogno di arrivare per primi negli sportelli fisici o negli accessi online: basta che entro il 31 marzo possa essere presentata la domanda per poter entrare nel sistema RdC. “Venite in ordine alfabetico» è stata la proposta lanciata ieri dall’ad di PostePay Marco Siracusano; la proposta è quella semplice di turni per lettera, in ordine alfabetico, per presentarsi allo sportello a fare domanda del reddito di cittadinanza «uno strumento pensato per dare un beneficio al cittadino, che può scaglionare quando si reca all’ufficio postale senza affollarsi il primo giorno». Anche il Caf ha chiesto ai cittadini di non affollare gli sportelli visto che non v’è fretta e non serve arrivare “per primi” in questi primi giorni di apertura delle istanze online. Ricordiamo che l’intero importo contenuto sulla carta RdC va speso, mentre gli eventuali risparmi vengono decurtati dalla somma del mese successivo, fino a un tetto del 20%: è possibile poi prelevare fino ad un massimo di 100 euro al mese, moltiplicati per la scala di equivalenza per i nuclei familiari (con soglia massima da 210 euro). In merito al “patto per il lavoro” rilanciare come misura centrale da Di Maio e da tutto il Movimento 5 Stelle, la legge prevede un percorso personalizzato di inserimento lavorativo: «entro 30 giorni dall’ottenimento del Rdc, è la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Sempre in questo periodo di tempo, il richiedente viene contattato dai centro per l’impiego».