Roberto Calderoli è uno dei politici più navigati ed esperti dell’intero Parlamento, uno dei primissimi deputati della Lega di Umberto Bossi, già Ministro per le Riforme e poi anche per la Semplificazione: anche per questo motivo il leghista doc è uno dei parlamentari più “mal sopportati” dall’opinione pubblica per diverse uscite e “provocazioni” che negli anni hanno fatto molto più “rumore” dei tanti provvedimenti e leggi portate in Aula dal senatore, al momento vicepresidente di Palazzo Madama. Ebbene, oggi però davanti ad una seduta come migliaia di altre fatte in passato, Calderoli ha mostrato un lato più “umano” raccontando e svelando la sua malattia che finora non era mai stata ammessa in maniera ufficiale: mentre era allo scranno del Presidente, facente veci della Casellati, il senatore della Lega parla così introducendo l’odg sulle misure anti-cancro in votazione «il Senato approva l’odg sulle misure per fronteggiare le malattie oncologiche. Il caso ha voluto che a presiedere sia una persona che il cancro ce l’ha avuto e da sei anni e mezzo sta combattendolo».
LA COMMOZIONE E L’APPLAUSO
A quel punto i suoi colleghi, sorpresi e commossi da quelle parole, si sono alzati tutti in piedi applaudendo Calderoli che in un primo momento è rimasto con contegno al suo posto, poi visibilmente emozionato ha concluso «Vi ringrazio per un applauso non gradito, non lo auguro a nessuno, però, toccando ferro, si può anche guarire». La votazione tra l’altro, caso ben più unico che raro, ha visto tutti i 221 presenti votanti allo stesso modo, annullando per un attimo le distanze e le liti tra Governo e opposizione: uniti contro la malattia e in favore della ricerca oncologica, con quel “caso” – come lo chiama Calderoli – che pone il vicepresidente del Senato in cura proprio grazie a quelle stesse ricerche. «Grazie colleghi, l’applauso alla malattia non è gradito, ma mi fa piacere perché significa che dal cancro si può guarire» ha ribadito davanti all’applauso generale dell’Aula. Conosciuto troppo spesso “solo” per il “Porcellum” come lui stesso definì la sua legge elettorale, Calderoli da oggi verrà ricordato anche per un nobile altro motivo.