Torino, presidio di solidarietà al sindaco Chiara Appendino, finita sotto scorta dopo le minacce ricevute dagli anarchici per lo sgombero dell’Asilo. Appuntamento alle ore 10.00 a Palazzo Civico, con gli attivisti del Movimento 5 Stelle che hanno voluto manifestare la propria vicinanza alla prima cittadina, ma non mancano le polemiche: come sottolinea Repubblica, quasi la metà dei grillini che siedono in Sala Rossa non ha confermato la presenza per il sit-in. Tra gli assenti certi, oltre al consigliere “dissidente” Damiano Carretto, l’ex presidente del consiglio comunale Fabio Versace, l’attuale vicepresidente del consiglio comunale Viviana Ferrero. In forse il presidente Francesco Sicari e Federico Mensio. Una spaccatura nella Giunta grillina di Torino? Forse, ma c’è anche chi, come la vicecapogruppo Giovanna Buccolo, sottolinea: «Sarò fuori Torino e non riesco a disdire, ma mi sembra sbagliato dividere tra buoni e cattivi in base a chi c’è o no. Siamo tutti umanamente vicini ad Appendino».
APPENDINO: “SONO COMMOSSA. SULLA TAV…”
Chiara Appendino ha ringraziato i presenti per la vicinanza: «Sono commossa, non me lo aspettavo: questa manifestazione non era dovuta, ma arriva in un momento complicato che mi ha cambiato la vita personale. L’affetto lo sento ancora di più». Il sindaco di Torino, ai microfoni dei cronisti, ha poi parlato del caos Tav Torino-Lione: «Smentisco le voci che circolano secondo cui il governo deciderà sulla Torino-Lione pensando a una tenuta della mia Giunta, non è la tenuta di Appendino che definisce la scelta di un Paese. La scelta spetta al governo e credo che si farà il percorso che si deve fare alla luce del contratto di governo. Ho avuto dei contatti con Palazzo Chigi ma è falso che l’esecutivo, in particolare il M5s, stia valutando la scelta sulla Tav e su tutto ciò che ne consegue sulla base della tenuta della mia giunta».