Le tentazioni della Lega di arrivare a Roma e la battaglia in campagna elettorale in vista delle elezioni europee, nuovo scontro tra il sindaco M5s Virginia Raggi e il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il segretario federale del Carroccio ha messo nel mirino la prima cittadina per la gestione della Capitale, che a sua volta ha etichettato come «chiacchiere» le sue dichiarazioni. Un botta e risposta a distanza che ha alimentato le polemiche tra le due forze di governo, il presidente della Camera Roberto Fico dà il suo appoggio alla Raggi: «Noi sappiamo quanto i Comuni siano difficili, quante poche risorse abbiano a disposizione. Io sto con Raggi contro chi attacca i sindaci», le sue parole a margine della visita a Napoli, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, riportate da Repubblica. Attesa la nuova replica del capo del Viminale, clima di altissima tensione tra Lega e Movimento 5 Stelle… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
RAGGI USA IL PANE CONTRO SALVINI
«Spieghiamo velocemente questa cosa del debito. Oggi il debito costa 500 milioni, suddiviso in due quote: 300 da parte dello Stato e 200 da parte di Roma Capitale. Domani il debito continuerà a costare allo Stato 300 milioni, anzi un po’ meno, così» e la Raggi addenta la mollica riducendo il pezzo di pane mostrato. «Perché lo Stato rinegozia il debito. Allora Salvini, hai capito?», rilancia la sindaca di Roma con evidente sarcasmo. Il video con la mollica di pane ha fatto ovviamente il giro del web con le opposte fazioni che si sono scatenate sulla modalità decisamente “insolita” per esprimere un concetto politico. Nel frattempo, a difesa di Virginia Raggi arriva il Presidente della Camera Roberto Fico che lancia un nuovo messaggio contro il titolare del Viminale: «sindaci vanno supportati dal nord al sud, al centro, perché sono coloro che sono vicini ai cittadini, coloro che possono erogare tramite il Comune servizi importanti e quindi ogni politica, anche nazionale, che va a completarsi sul territorio tramite l’erogazione di servizi ai cittadini, è una politica che ha un effetto immediato e quindi è molto importante». Fico conclude poi dicendo che nella sua esperienza con i sindaci, «sono chiaramente onesti e che lavorano per la città, vanno supportati e non contrastati – conclude il Presidente della Camera – Poi le critiche vanno bene, ci mancherebbe, critiche costruttive a tutti livelli ma sempre costruttive».
DEBITO DI ROMA E RIFIUTI, IL CAOS A ROMA
Non è certo la prima volta che Matteo Salvini e Virginia Raggi “battibeccano” ma nelle ultime giornata il livello dello scontro si è fatto decisamente più alto: complice le imminenti Europee, la sindaca di Roma rappresenta quella parte istituzionale del M5s “staccata” dal Governo il tanto per poter “permettere” al vicepremier leghista di attaccare a tutto spiano contro il proprio alleato-rivale Di Maio senza farlo direttamente. Non solo, la Lega punta a Roma in maniera evidente e in questo senso gli attacchi alla mala gestione del sindaco M5s saranno presumibilmente sempre di più nei prossimi mesi. L’ultimo scontro nasce sabato quanto il Ministro attacca «pensavo facesse di più per Roma. Non possiamo pagare noi i loro debiti» e la Raggi che ovviamente controreplica «A Salvini voglio dire che ho le spalle larghe e non mi spavento facilmente. Io le villette dei clan mafiosi le ho abbattute, dopo decenni anni di silenzio delle precedenti giunte: otto case del clan Casamonica buttate giu’ dalla ruspa». In un video pubblicato ieri su Facebook è la stessa n.1 al Campidoglio a provare il contrattacco spiegando la “vicenda” del debito romano addirittura con delle molliche di pane: «Chiariamolo ancora una volta. Non facciamo sborsare un euro in più allo Stato e alle altre amministrazioni per il vecchio debito di Roma. Anzi facciamo risparmiare agli italiani e ai romani 2,5 miliardi di euro, tagliando i folli tassi di interesse delle banche su quei 13 miliardi di debito che hanno fatto le precedenti amministrazioni di Roma. Capito Salvini?».
LO SCONTRO TOTALE TRA RAGGI E SALVINI
L’affondo di Salvini era poi arrivato fino al tema dei rifiuti, altro nodo scoperto della gestione di Roma Capitale: «Non può essere il ministro dell’Interno a smaltire la monnezza che seppellisce Roma o far ripartire le metro ferme. Io posso mandare più poliziotti, accendere le telecamere, ma la gestione ordinaria non spetta a me». In sintesi, la versione salviniana viene riproposta oggi con l’intervento dei Capigruppo di Camera (Massimiliano Romeo) e Senato (Riccardo Molinari) «Sessanta milioni di italiani non possono pagare per l‘incapacità di un sindaco. Nessun regalo milionario per coprire amministratori incapaci». La Raggi in una lunga intervista al Messaggero (e pure nel video su Facebook) ha però ribadito come «per togliere la spazzatura non serve assolutamente uno scienziato ma sono necessari duro lavoro e costanza. Di certo non bastano due tweet e qualche battuta ad effetto. Ma io non voglio inutili polemiche elettorali. Lavoriamo!». Infine, è ancora la prediletta di Di Maio a individuare in Salvini il vero nemico per le prossime Elezioni non solo Europee ma anche Amministrative, «Non si può giocare la campagna elettorale sulla pelle dei romani. Basta. Al di là delle appartenenze politiche, devo e voglio difendere la mia città Siamo stanchi delle sue chiacchiere».