L’ex premier Matteo Renzi ha deciso di passare dalle parole ai fatti annunciando di voler intraprendere le vie legali contro chi lo ha insultato in questi anni. E’ quanto trapela dalla sua e-news, come spiega Repubblica.it, che ricorda come la medesima strada delle querele fosse già stata anticipata da Renzi nei mesi scorsi, a febbraio, quando durante la presentazione del suo libro “Un’altra strada” aveva annunciato denunce contro il giornalista Marco Travaglio. Un nome, quest’ultimo, che rientra ancora una volta nella lista pubblicata oggi e che vede, tra gli altri, anche il cantante e frontman dei Litfiba, Piero Pelù e lo chef Gianfranco Vissani. Una vera e propria raffica di querele, dunque, contro chi negli ultimi anni lo avrebbe “ricoperto di infamie”. Dieci, in tutto, i nomi in elenco e corrispondenti ad altrettante querele annunciate da Matteo Renzi nella sua e-news. “Avevo promesso di iniziare a chiedere i danni per le infamie che ho ricevuto in questi anni. E vi avevo garantito che vi avrei tenuti informati”, ha aggiunto ancora l’ex premier, per poi riportare i nomi contro i quali sono stati predisposti formalmente nella giornata odierna i primi dieci atti.



MATTEO RENZI, SERIE DI QUERELE: I PRIMI 10 NOMI

Matteo Renzi ha così stilato la lunga lista di nomi, con accanto a ciascuno di essi le motivazioni per le quali avrebbe deciso di chiedere i danni. Si parte proprio dal cantante Piero Pelù, reo di “avermi definito in diretta TV al concertone ‘boy-scout di Licio Gelli'”. C’è poi Marco Travaglio, “per le immagini offensive in uno studio TV”. L’elenco stilato dall’ex segretario dem prosegue con Il Fatto Quotidiano per avergli attribuito la realizzazione di “leggi ‘ad cognatum'”; Costanza Miriano, giornalista Rai, “per aver sostenuto che i bambini morti in mare sono morti per colpa ‘di un porto aperto da Renzi'”. C’è anche lo chef Vissani, il quale lo aveva definito ‘peggio di Hitler’ così come la giornalista D’Eusanio per gli insulti in Tv. A proposito delle dichiarazioni sull’aereo di Stato sono finiti nel mirino dell’ex premier anche il ministro Trenta, la senatrice Lupo e il Corriere di Caserta. E poi anche il giornale Panorama per quanto scritto sulla vicenda Paita-alluvione di Genova. Infine, tutti coloro che lo hanno accusato di essere un ‘ladro’ per la vicenda banche. Renzi ha però ribadito come questo rappresenti solo l’inizio, mettendo poi a disposizione la sua mail alla quale inviare le segnalazioni che saranno successivamente girate ai suoi legali.

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