La Lega ha ritirato l’emendamento sulla castrazione chimica, ma non ha intenzione di fare passi indietro. Il ministro Bongiorno ha spiegato che per il momento «non è una priorità», ma il Carroccio ribadisce che è «un obiettivo condiviso da molti italiani» e che verrà ripresentato. Intervenuto a Tagadà, il deputato leghista Alessandro Morelli ha spiegato: «Dare un aggravante a coloro i quali che si macchiano di uno dei delitti peggiori che si possano essere, cioè violare una donna per tutta la vita, ritengo che sia una cosa buona e giusta: è necessario impedire che un personaggio possa compiere nuovi reati. Castrazione chimica è su base volontaria? Ci sono decine di persone che sapendo di avere dei problemi chiedono di poter accedere a questa possibilità: purtroppo attraverso questo ritiro non ci sarà questa possibilità ma noi la riproporremo, dare questa aggravante permetterà di salvare altre persone». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
BONGIORNO: “NON E’ UNA PRIORITA’ ORA, PRESENTEREMO NUOVO DDL”
Netto passo indietro della Lega sulla castrazione chimica. Dopo aver sostenuto per mesi, se non addirittura anni, la battaglia nei confronti degli stupratori, oggi a sorpresa è arrivato il dietrofront, con l’emendamento ritirato dallo stesso carroccio. Ad annunciarlo è stata Giulia Bongiorno, ministro per la pubblica amministrazione, che ha spiegato: «Siamo consapevoli che questo emendamento, in questa fase, non è condiviso dal M5S – le parole riportate dall’agenzia Ansa – abbiamo una priorità, in questo momento, che è quella di fare andare avanti in maniera compatta il Governo e questo provvedimento. Riteniamo la norma utile – ha aggiunto e concluso – presenteremo un nuovo disegno di legge». Castrazione chimica solo in stand-by quindi, e non è da escludere che nei prossimi mesi venga presentato un nuovo disegno di legge a firma proprio della Lega. Del resto la battaglia del Carroccio è storica, e nel 2015 l’attuale ministro dell’interno, Matteo Salvini, aveva pubblicato una sorta di sondaggio sulla propria pagina Facebook: «CASTRAZIONE CHIMICA per stupratori e pedofili. Da anni viene utilizzata come cura negli Stati Uniti, in Germania, Svezia, Danimarca, Norvegia, Spagna, Polonia, Inghilterra».
CASTRAZIONE CHIMICA: LEGA RITIRA L’EMENDAMENTO
In quasi 60mila fra i suoi fan avevano replicato in maniera positiva, chiaro indizio di come vi sia una gran parte della popolazione che voglia l’introduzione della castrazione chimica per provare ad arginare la piaga della violenza sulle donne. Negli scorsi giorni la stessa Bongiorno era tornata sull’argomento, confessando: «La gente mi chiede per strada ‘ma tu vuoi castrare le persone?’. Io non voglio castrare nessuno. Sono per la castrazione chimica come lo è la commissione anti tortura del Consiglio d’Europa. E cioè a tre condizioni: che il reo lo accetti, che ci sia il consenso informato, che il trattamento non sia irreversibile». La proposta della castrazione chimica è condivisa fortemente dalla segretaria generale di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, come spiegato pochi giorni fa a Pomeriggio 5.