L’ex segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, ha querelato un’anziana signora che l’aveva contestato per la vicenda dei truffati dalle banche in occasione della festa dell’unità di Bologna del 2017. A darne notizia è l’edizione online de Il Fatto Quotidiano, che ricorda come andò durante quella festa in programma nel capoluogo emiliano: mentre l’ex presidente del consiglio parlava, una pensionata di Ferrara, Giovanna Mazzoni, si alzò in piedi e gli gridò “Voi avete rubato!”. La replica stizzita dell’allora numero uno del Pd fu “Lo dice a sua sorella”, come ricorda sempre Il Fatto. La donna fu in seguito allontana: caso chiuso? Tutt’altro. Secondo il giornale diretto da Marco Travaglio, l’anziana truffata (perse 51mila euro nel giro di quattro giorni) sarebbe stata querelata dallo stesso Renzi, come annunciato durante un’enews poco fa, e come poi confermato dal legale dell’ex sindaco di Firenze, Lorenzo Pellegrini. Una querela scattata nei confronti anche di molti vip fra cui Piero Pelù, Marco Travaglio, la giornalista Rai Costanza Miriano, lo chef Vissani, ministri e gente di spettacolo, tutti accusatori nei confronti di Renzi.



RENZI QUERELA L’ANZIANA CONTESTATRICE DEL 2017: ZINGARETTI LA INVITA AL NAZARENO

Giovanna non ha smesso di manifestare i propri diritti, e Il Fatto Quotidiano l’ha incontrata davanti alla Camera, dove è stata fatta salire al Nazareno: «Davvero – spiega la stessa – Zingaretti in persona ci ha ricevuti a braccia aperte. Io non ho parlato direttamente con lui, perché eravamo una ventina. Ma l’ho visto e sentito con le mie orecchie prendere l’impegno a sostenere la nostra battaglia». Un fatto quasi paradossale tenendo appunto conto della querela partita da Renzi, che ricordiamo, è ancora iscritto al Pd: «L’unica cosa che conta – ha proseguito Giovanna – è che si trovi una so-lu-zio-ne. Non per me che potrei stare a casa far l’uncinetto. Ma per le famiglie e i lavoratori che nel giro di quattro giorni si sono visti spazzar via i risparmi, l’azienda, la casa». E per quanto riguarda la causa: «Mi difenderò come devo e come posso, non scappo e non abbasso il capo. In caso di condanna, se mai avessi torto, pagherò il mio debito vendendo il poco che mi resta, un piccolo negozio sfitto da un anno». Ma cosa fece andare su tutte le furie la pensionata durante la festa dell’Unità di due anni fa? «Nel suo intervento disse ‘abbiamo salvato le banche’, senza dire di aver distrutto però 320mila famiglie più l’indotto. Io lì sono intervenuta, per dire che ci ha rubato il futuro».

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