Movimento 5 Stelle nel caos per la piattaforma Rousseau, i partiti di opposizione all’attacco. Forza Italia sul piede di guerra, ecco le parole di Licia Ronzulli: «La piattaforma Rousseau è un gigantesco scolapasta che fa acqua da tutte le parti. I grillini vorrebbero introdurre la democrazia diretta in Italia ma non sono capaci di gestirla in maniera trasparente e corretta neppure a casa loro». Questo il commento di Mara Carfagna: «Il Garante Privacy multa l’associazione Rousseau perché il voto nella sua piattaforma sarebbe manipolabile. In pratica, i parlamentari del M5S agiscono su indicazione di un voto eterodiretto. Le meraviglie della democrazia diretta. Diretta da altri, ma pur sempre diretta». Così, invece, il governatore toscano di LeU Enrico Rossi: «Anche l’ovvio va pur detto. La piattaforma Rousseau non garantisce agli iscritti né la segretezza né la sicurezza del voto che perciò è manipolabile. Per questo il Garante della privacy ha condannato Davide Casaleggio ad una multa di 50000 euro. In che mani è caduta l’Italia!». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“VOTO MANIPOLABILE SU ROUSSEAU”
Rousseau, multa del Garante della privacy per la piattaforma del M5s: «non gode delle proprietà richieste a un sistema di e-voting», tradotto in soldoni il voto è manipolabile. Come riporta Repubblica, l’associazione di Davide Casaleggio è stata sanzionata per 50 mila euro per non garantire la segretezza e la sicurezza del voto degli iscritti al Movimento, con i risultati che potrebbero essere manipolati senza lasciare traccia dagli amministratori del sistema. Oltre alla multa, l’Authority ha predisposto una serie di misure correttive volte a «scongiurare la permanente vulnerabilità della piattaforma; consentire la verifica a posteriori delle attività compiute; rimuovere la condivisione delle credenziali di accesso, che rendono impossibile identificare e controllare i soggetti autorizzati a operare sulla piattaforma; progettare un sistema di e-voting in grado non solo di proteggere i dati personali da attacchi interni ed esterni, ma soprattutto di “assicurare l’autenticità e la riservatezza delle espressioni di voto”».
ROUSSEAU, MULTA GARANTE PRIVACY: LA REPLICA
Come evidenziano i colleghi dell’Ansa, il Garante della privacy ha inoltre sottolineato che rimangono «importanti vulnerabilità rispetto alle quali l’Autorità (valutata anche l’urgenza di intervenire su una struttura, come la piattaforma Rousseau, di particolare rilevanza e delicatezza anche sotto il profilo della partecipazione democratica dei cittadini alle scelte politiche) è tenuta ad intervenire attraverso i poteri che le sono attribuiti». Non è tardata ad arrivare la replica dall’associazione: «L’infrastruttura tecnologica di Rousseau come abbiamo comunicato nei giorni scorsi è stata potenziata recependo le osservazioni del Garante e così ha risposto alla domanda di maggiore innovazione e a quella di essere uno strumento all’avanguardia in grado di soddisfare le esigenze degli utenti e delle tante attività che vengono svolte sulla piattaforma», le parole di Enrica Sabatini, braccio destro di Davide Casaleggio ed una dei soci dell’associazione Rousseau.