«Siamo qui per chiedere al governo di smetterla di rinviare e di dare risposte concrete. Abbiamo bisogno di grandi opere infrastrutturali per far crescere il paese», queste le parole della dem Maria Elena Boschi riportate da Aska News, con l’ex ministro che ha mandato un messaggio forte e chiaro all’esecutivo M5s-Lega dalla piazza di Torino per la Tav. E della Torino-Lione ha parlato il candidato governatore del Centrodestra Alberto Cirio: «La mia posizione sulla Tav è chiara da sempre. Sono stato il primo a depositare a Bruxelles una petizione europea Sì Tav e a portare il presidente dell’Europarlamento Tajani in visita ai cantieri, la scorsa estate. Ho appoggiato tutti gli eventi organizzati finora e, se i bandi non fossero partiti, adesso probabilmente sarei incatenato a Chiomonte. Ma i bandi ci sono, la procedura va avanti e oggi, a meno di due mesi dal voto, il rischio di una strumentalizzazione politica, e di trasformare una piazza che ha unito il Piemonte in una che si divide per bandiere e coalizioni, è troppo alto. Io sono il candidato presidente di una Coalizione formata da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, da sempre schierati a favore della Tav. E proprio avere al nostro interno la Lega, un partito che è al Governo, rappresenta una garanzia di dialogo. Perché la Tav si farà solo lavorando con il governo nazionale. […] Io, se i piemontesi mi daranno fiducia, vorrò essere ricordato non come il Presidente che ha manifestato per la Tav, ma come quello che l’ha fatta». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



IN MIGLIAIA AL CORTEO TORINESE

Scendono di nuovo in piazza i Sì Tav a Torino. E sono tanti, tantissimi, tra “madamine”, sindacati ed esponenti delle opposizioni che vogliono la realizzazione dell’Alta Velocità Torino-Lione. Come riportato da La Repubblico, il corteo si è aperto sulle note dell’Inno alla gioia di Beethoven ed è caratterizzato da due note cromatiche dominanti: l’arancione che tinge palloncini e foulard dei manifestanti e le bandiere blu punteggiate dalle stelle dell’Unione Europea che molti di questi portano sulle spalle. Il corteo si snoda tutto in centro città: da piazza Vittorio fino a piazza Castello. Forse è ancora presto per fare una stima delle presenze, che La Repubblica stima in questo quarto appuntamento tra le 15mila e le 20mila, ma è chiaro che l’Onda dei Sì Tav abbia travolto anche oggi la città piemontese, lanciando un messaggio molto forte soprattutto ai due partiti di governo.



SI TAV IN PIAZZA A TORINO

Proprio le opposizioni stanno tentando di intestarsi la battaglia per il Sì alla Tav come si evince dalla presenza al corteo di molti esponenti del Pd e di Forza Italia. C’è ovviamente il governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino, così come l’ex ministro Maria Elena Boschi. Per Forza Italia, il candidato alla Regione, Alberto Cirio, ha deciso di non essere presente in piazza motivando la sua decisione in una lettera aperta in cui ha detto di voler essere ricordato “non come il Presidente che ha manifestato per la Tav, ma come quello che l’ha fatta”. In ogni caso per il partito di Silvio Berlusconi erano presenti Lara Comi (“perché l’avevo promesso e perché la Tav è una battaglia ancora da vincere”) e Claudia Porchietto (“Sarei venuta anche se mi avessero detto di non venire perché sono torinese e per noi questa è una battaglia fondamentale. Cirio ha scelto una posizione giusta e comprensibile per evitare polemiche in più è fuori di dubbio il nostro sostegno alla Tav”).

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