Diego Fusaro, noto filosofo presente spesso e volentieri in vari salotti della tv, ha deciso di candidarsi a sorpresa come sindaco di Gioia Tauro, la difficile cittadina in provincia di Reggio Calabria, nota non soltanto per essere uno dei porti più importanti del sud Italia, ma anche per la radicata presenza nel territorio di vari gruppi della ‘ndrangheta. La sua campagna elettorale, come ricorda l’edizione online de Il Giornale, è iniziata ieri, e Fusaro si è candidato con la lista “Risorgimento meridionale per l’Italia”. Presenti all’inaugurazione i sostenitori del nuovo progetto politico del “tele-filosofo”, come l’ex parlamentare europeo e giornalista Giulietto Chiesa, lo scrittore ‘meridionalista’ Pino Aprile, l’ex ambasciatore in Cina Alberto Bradanini e il presidente del Parco nazionale d’Aspromonte Giuseppe Bombino. «Questo laboratorio politico-culturale – le parole di Francesco Toscano, scrittre ed ex assessore di Gioia, fra gli artefici del nuovo partito di Fusaro nonché candidato a ruolo di vice-sindaco – ha come obiettivo quello di favorire il riscatto del Mezzogiorno in un’ottica non rivendicativa. Noi diciamo che se non riparte il Sud non riparte l’Italia, quindi vogliamo favorire la ripresa del Mezzogiorno».
DIEGO FUSARO, IL FILOSOFO CANDIDATO SINDACO A GIOIA TAURO
Gioia Tauro tornerà al voto il prossimo 26 maggio, dopo un lungo periodo di commissariamento avvenuto a seguito dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. «Il programma di governo? Sarà quello – le parole dello stesso Fusaro – di una rivalorizzazione della cultura e di una difesa del territorio contro l’interesse globalista che finora prevale in tutta Italia. Lanceremo nuovi progetti culturali». Impossibile non parlare della ‘ndrangheta, che il candidato sindaco definisce «solo sopraffazione. Gioia Tauro ha bisogno di ripartire dalla cultura e dalle sue radici. E’ uno dei luoghi più complicati d’Italia – ha aggiunto – in cui esiste una mafia pervasiva e un tessuto sociale sfilacciato. Se riusciamo a rigenerare questo posto, allora vuol dire che i nostri semi potranno attecchire ovunque». Parole forti e significative, fra un mese e mezzo circa capiremo se Fusaro avrà convinto anche i cittadini di Gioia.