DINO GIARRUSSO: “QUERELO ‘REPUBBLICA'”/ Video ex Iena,”campagna stile Dc? L’opposto!”
Dino Giarrusso annuncia:"Querelo Repubblica". L'ex Iena risponde ad un articolo della testata che lo accusava di fare una campagna in "stile Dc" promettendo posti di lavoro.
Dino Giarrusso querela “La Repubblica” per diffamazione: è questa l’ultima polemica che vede al centro il candidato del Movimento 5 Stelle al Parlamento Europeo per la circoscrizione Isole. Nel mirino dell’ex Iena è finito il canale tv-web della testata che in un articolo video ha tratteggiato un incontro elettorale di Giarrusso a Ravanusa parlando di una campagna “in stile Dc”, dove il richiamo alla Democrazia Cristiana è da leggersi in questo caso nella sua accezione negativa, finalizzata cioè ad ottenere voti in cambio di promesse di posti di lavoro tramite l’assunzione di collaboratori. Giarrusso, attraverso un video pubblicato sui social, ha perciò annunciato:”Ho pronta una bozza di querela contro “La Repubblica””. Secondo l’ex Iena, “si ribalta la realtà per colpire il M5S e i candidati scomodi: un inaccettabile metodo diffamatorio”.
Dino Giarruso contro “La Repubblica”, con il candidato M5s deciso ad andare fino in fondo:”Il primo punto del mio programma è mantenere vivo e costante il rapporto con il territorio e i cittadini, perché il M5S è un movimento di cittadini e non esiste al mondo che un candidato, dopo essersi preso i voti sparisca e non si faccia più nemmeno vedere dalle persone che gli hanno dato fiducia: è ciò che hanno fatto tutti i vecchi partiti, fregando così Sicilia e Sardegna. Io farò esattamente il contrario!”. Giarrusso aggiunge:”Il territorio da rappresentare è molto vasto, e per questo la legge prevede che l’europarlamentare si costruisca una squadra di collaboratori per la quale ha a disposizione 25mila euro al mese. Averlo raccontato pubblicamente mi rendo conto significhi aver svelato una verità scomoda. Adesso tutti sanno che ciascun ex-parlamentare dei vecchi partiti ha usato quella enorme somma non per una squadra vicina ai cittadini, ma evidentemente per altri scopi, magari per accontentare qualche portatore di voti”.