È tutto pronto per le elezioni comunali di Genova previste domenica 6 e lunedì 7 maggio 2012. Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle è Paolo Putti, 43 anni, sposato con Francesca e padre di tre bambine. Ha fatto parte di diverse associazioni ambientaliste e per circa 15 anni ha svolto volontariato in periferia. Fa inoltre parte del coordinamento dei comitati antigronda. Fu proprio lui, durante la festa autofinanziata per il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo di domenica 15 aprile in piazza San Lorenzo a dire che «tra un comico e l’altro, tra un musicista e l’altro, forniremo dati e informazioni che il pubblico poi potrà personalmente elaborare. Infine parlerà Beppe Grillo». Putti inoltre nutre «grandi aspettative. Noi giochiamo per vincere e miriamo al ballottaggio». I principali sfidanti di Putti per la corsa a sindaco di Genova sono Marco Doria, candidato sindaco del centrosinistra, appoggiato da Partito democratico, Liguria Viva, la Lista Marco Doria, Sinistra ecologia e libertà, Federazione della Sinistra, Psi, Unione democratica consumatori e pensionati. Il sindaco uscente è Marta Vincenzi anch’essa del centrosinistra, il cui nome è rimasto coinvolto nelle polemiche successive alla tragica alluvione di Genova dell’anno scorso. Aveva comunque deciso di candidarsi, ma ha perso le primarie proprio contro Marco Doria. C’è poi Pierluigi Vinai, 45 anni, appoggiato da Popolo della Libertà, Città Nuove, Alleanza Monarchica Democrazia Cristiana e Liguria Moderata. Vinai è vicepresidente della Fondazione Carige e segretario generale di Anci Liguria. Per la Lega, invece, che affronterà queste elezioni comunali svincolata dal Pdl, c’è Edoardo Rixi, già Consigliere regionale. A coloro che avevano seguito il suo comizio, Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, aveva detto: «Dovete svegliarvi, state invecchiando. Tra poco aprirete locali per servire brodo e cateteri. Dovete scegliere se fare un salto nel buio con questi ragazzi del Movimento oppure un suicidio assistito con i politici che avete». Una volta candidato sindaco, Paolo Putti è stato preso ironicamente di mira dai suoi sostenitori per la sua scarsa conoscenza di internet e del web, tanto che è stato quasi costretto ad aprire un profilo Facebook. 



«Preferisco le riunioni in piazza e nei circoli operai, non sono troppo convinto delle proprietà taumaturgiche della Rete», aveva detto Putti a riguardo.

 

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