Meno sette al voto di domenica per le Elezioni Europee 2019 e in Italia si parla soprattutto di Decreto sui migranti, di sbarchi in Sicilia e dello scontro tra un fronte nutrito di cattolici (compresi alti prelati della Chiesa Cattolica) e il Ministro degli Interni Matteo Salvini. Si allarga dunque la domanda, già in atto da tempo, su quella buona fetta di elettorato italiano che si dice cristiano, fedele e praticante. “Chi votare alle prossime Europee?” e soprattutto, “quali sono i candidati cattolici?”. Al netto della crisi e pensionamento dei “partiti-chiesa” che un tempo dominavano in Italia (sostanzialmente DC e PCI), i tempi di oggi sono cambiati e anche a livello politico le Elezioni che si affacciano il prossimo 26 maggio saranno una volta di più la trasformazione quasi completa del concetto di “galassia” variegata a discapito del “partito unico” nel quale i cattolici possano riconoscersi. L’impegno per il progetto di una Europa unita – caro ai padri della Ue che si rifacevano dichiaratamente ai valori culturali e sociali della Chiesa – le Europee 2019 sono l’occasione per misurarsi con l’appello lanciato lo scorso dicembre dal presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti «una grande rete per l’Italia e per un futuro solidale ed europeo». Partiti unici non ve ne saranno, piuttosto tanti politici hanno in loro cuore accettato di candidarsi per dare seguito e credito al proprio tentativo di testimonianza della fede nel contesto in cui si opera e nelle profonde e anche diverse differenze politiche che sussistono.
I CATTOLICI ALLE EUROPEE: “PENSIONATA” LA DC
Forza Italia e Lega presentano i numeri maggiori di candidati cattolici, ma non sono da meno Pd, M5s, Popolari per l’Italia e Fratelli d’Italia e ovviamente il Partito della Famiglia unito assieme ad Alternativa Popolare in queste Elezioni Europee 2019. La “multi galassia” cristiana si presenta in praticamente tutte le compagini politiche alle urne, con diversi candidati sia della vecchia generazione politica che nuovi volti impegnati per la prima volta ad un possibile ingresso all’Europarlamento. Da Antonio Tajani a Massimilano Salini, passando per Giusy Versace e Mauro Parolini, Forza Italia porta in dote molti candidati dichiaratamente cattolici che intendono mostrare la differenza di merito nel concetto stesso di Europa unita rispetto alla Lega che invece presenta Angelo Ciocca e Oscar Danilo Lancini, Alessandra Cappellari e Dante Cattaneo ma anche Mara Bizzotto, tra le europarlamentari uscenti più in vista del progetto politico di Salvini in Ue. Nel Pd si segnalano le candidature del medico degli immigrati di Lampedusa, Pietro Bartolo, ma anche Patrizia Toia, Achille Variati e l’ex procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti si iscrivono al documento della “Federazione europee delle famiglie cattoliche” per le urne. Tra i Popolari, oltre alla garanzia di serietà e impegno politico europeo con valori profondamente cristiani di Mario Mauro, troviamo anche Ivo Tarolli e Piero Pirovano, dirigente del Movimento per la Vita. Fitto, Gardini, Picchi e la stessa Giorgia Meloni in Fratelli d’Italia, Daniela Rondinelli e Chiara Gemma del M5s e Riccardo Travaglini di +Europa-Italia in Comune sono altri candidati che nella loro attività politica si sono contraddistinti per l’impegno e l’ispirazione ai valori cristiani della Dottrina Sociale della Chiesa. In questo utile focus di Avvenire vengono presentati i tanti altri candidati cattolici alle Europee: una “galassia” di identità diverse che di fatto “pensiona” del tutto il “progetto” di un partito unico dei cattolici impegnati in politica.