«Se in Sardegna andiamo sotto il 20% servirà una riflessione»: la “stima” viene lanciata da Nando Marin, deputato grillino, in un dialogo-colloquio con un collega de Il Foglio a due giorni dalle Elezioni Regionali che domenica prossima decideranno il nuovo Governatore sardo, con un vero grande favorito ovvero Christian Solinas. Dopo Sicilia, Friuli, Molise, Abruzzo ora anche la Sardegna si approssima a diventare del Centrodestra unito (Lega, FdI e Forza Italia) rimettendo al centro della discussione la particolare e ambigua situazione di un Salvini vincente in piazza mentre è anche vincente al Governo, con due “coalizioni” diverse. L’anomalia è servita e in mezzo, chi ci rimette per ora sono sempre loro, i 5Stelle che dopo il 4 marzo scorso hanno conosciuto solo sconfitte in tutti gli appuntamenti locali e amministrativi. «Noi, in Sardegna, di sicuro ci abbiamo messo del nostro, ma è proprio l’organizzazione, anzi la non organizzazione, del M5s, che così non regge» attacca durissimo Marino, deputato originario di olbia. I sondaggi davano il M5s prima del silenzio elettorale tra il 18 e il 21% e la conferma arriva sempre del parlamentare sardo: «Sì, l’aspettativa è questa. E se andrà così, s’imporrà inevitabilmente una riflessione collettiva, all’interno del M5s», un po’ come rifletteva qualche giorno fa lo stesso leader Di Maio.



CENTRODESTRA VERSO IL TRIONFO IN SARDEGNA

Ieri Paola Taverna ha preso posizione netta contro “quelli alla Marino” che contestano in toto la base in questi ultimi anni post Direttorio: li ha definiti «piccola pletora di miserabili» ma il deputato sardo, alla vigilia delle Regionali che si prospettano fosche per il Movimento, non ci sta. «Non è questione di fare polemica, E’ questione di darsi una struttura e di essere coordinati»: stasera Di Maio chiuderà la campagna a Caglia ma non senza qualche trambusto; «Fino all’ultimo è rimasta incerta, per cui molti dei nostri portavoce avevano organizzato eventi nelle varie province. Ora bisognerà disdire tutto, e convincere le persone a spostarsi senza preavviso», sentenzia ancora Marino davanti ai taccuini de Il Foglio. Salvini, Meloni e Berlusconi ieri hanno condotto la classica conferenza in sostegno al candidato Solinas che, dopo due settimane dal collega Marsilio in Abruzzo, si appresta al possibile scranno di Governatore. «Al livello nazionale non cambia niente: sarà una bella notizia per i sardi, ma il governo va avanti fino in fondo» ha detto ieri il vicepremier leghista, mentre Berlusconi ironicamente (ma mica tanto) lo incalza, «Se vinciamo in Sardegna mi limito a dire che lunedì chiamerò Matteo Salvini…» ricevendo per tutta risposta un «lunedì stacco il telefono»..

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