Il trionfo dei Nicolò: a Corleone diviene sindaco una “vecchia” conoscenza della Sicilia, quel Nicolosi già primo cittadino nelle passate legislature mentre nel secondo comune al voto in queste Elezioni siciliane – Palazzo Adriano – la spunta Nicolò Grana con la lista “SiAmo#Palazzo Adriano”: con 887 preferenze batte il suo avversario Giuseppe Alessi (481 voti) con poco più della metà dei cittadini che si è recata alle urne dopo l’ennesimo scioglimento per mafia di questi piccoli comuni della Sicilia. Inutile riaffermarlo, il vero punto politico di queste Elezioni – come interesse nazionale – era la prestazione dell’ex uomo forte del M5s, Maurizio Pascucci, abbandonato da Di Maio pochi giorni prima del voto. «Ci aspettavamo un risultato migliore, almeno un 10 per cento in più del 28% finale. Nicolosi evidentemente è stato più bravo; l’ho sentito già ieri sera, quando la tendenza si andava delineando. Gli faccio gli auguri. Per quanto riguarda me, sarò espulso dal Movimento 5 stelle, ma il mio impegno a Corleone, anche da capo dell’opposizione, continua», sono le primissime parole del candidato sindaco grillino al Corriere della Sera in attesa della decisione dei probiviri M5s. In chiusura, Pascucci lamenta di non essere riuscito a convincere i corleonesi della radicale scelta da porre dopo il Commissariamento: «anche se non c’è stata la scelta radicale che sarebbe servita: hanno preferito una opzione conservatrice, sbagliata, ma che rispetto. Io continuo il mio impegno qui insieme agli altri, insieme anche alla Chiesa il cui ruolo è stato e resta importante per mantenere unita una comunità in cui molto spesso prevalgono le divisioni».



TRIONFO NICOLOSI A CORLEONE

Mancherebbe ancora l’ufficialità ma i dati ormai parlano chiaro: con il 55% dei consensi, a vincere nelle elezioni Comunali a Corleone, Comune siciliano sciolto per mafia, è l’esponente del centrodestra Nicolò Nicolosi, da oggi nuovo sindaco. Sonora sconfitta per Maurizio Pascussi, dopo il caos sorto in seguito alla foto con il nipote di Provenzano, fortemente denunciata dal leader del M5s, Di Maio. Pascucci si è fermato al 27%. Secondo quanto riferito questa mattina da Giornale di Sicilia, su oltre 3500 schede scrutinate, il vantaggio per Nicolosi è netto. Già sindaco in passato di Corleone, dal 2002 al 2007, oggi l’ex Dc e più volte deputato regionale torna alla carica ed in attesa dell’ufficialità dei dati ha commentato parlando già da primo cittadino: “Una bella vittoria, ora lavoriamo per una Corleone contro la mafia e all’insegna dello sviluppo”, sono state le sue prime parole. Con la sua vittoria, dunque, il Comune di Corleone torna ufficialmente al centrodestra. Sconfitta non solo per Pascucci ma anche per il candidato del Pd Salvatore Saporito. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



ELEZIONI COMUNALI SICILIA: CORLEONE AL VOTO

Dalle ore 7 fino alle 23 si vota in Sicilia per le Elezioni Comunali a Corleone e Palazzo Adriano (provincia di Palermo), i due comuni sciolti per mafia negli scorsi mesi giunti oggi alla sfida diretta per la poltrona nel nuovo sindaco. I risultati arriveranno nella nottata ma è chiaramente il grande caos nel Movimento 5 Stelle ad aver alimentato praticamente tutte le notizie alla vigilia di queste particolari Elezioni Amministrative: a Corleone (11mila abitanti) i candidati sono 3. Nicolò Nicolosi (76 anni), già sindaco qui dal 2002 al 2007, con la lista “Nuova Luce”; Salvatore Antonio Saporito con la lista “Viviamo” e soprattutto Maurizio Pascucci candidato forte del Movimento 5 Stelle, fino a ieri quantomeno quando il leader politico Luigi Di Maio ha pubblicamente “sfiduciato” il suo ex uomo forte travolto dalle polemiche per aver postato una foto con il nipote dell’ex capomafia Bernardo Provenzano e per aver sostenuto la necessità di «dialogare con i parenti dei mafiosi». Due giorni nerissimi per il M5s che in Sicilia già ha diversi trascorsi “burrascosi” negli scorsi anni tra Regionarie fallite e firme false nella presentazione delle liste per il Comune di Palermo. Sono invece due i candidati sindaco a Palazzo Adriano per le Elezioni Comunali “straordinarie”: Giuseppe Alessi sostenuto dalla lista “Noi ci mettiamo la faccia”, Nicolò Granà appoggiato invece dalla lista “SiAmo”.



ELEZIONI COMUNALI IN SICILIA: LA POLEMICA NEL M5S TRA DI MAIO E PASCUCCI

Inutile girarci attorno, la foto al bar tra il candidato sindaco di Corleone Maurizio Pascucci per il M5s e il nipote di Provenzano ha scatenato una bagarre interna al Movimento impressionante: le Elezioni Comunali in Sicilia dovevano essere la “prova del nove” del cambiamento ancora sostenuto in due Comuni, anche se piccoli, che rappresentano il fallimento dei vecchi partiti travolti da “accordi loschi” con le mafie locali. Per questo motivo Di Maio è andato su tutte le furie quando è emersa la polemica sui familiari del clan dei Corleonesi con il “suo” Pascucci: ieri il vicepremier ha disertato il comizio finale a sostegno del candidato M5s e non solo ha annunciato «Se venisse eletto anche un solo consigliere a Corleone nella lista del Movimento 5 Stelle ritirerei immediatamente il simbolo». chiedendo ai probiviri l’espulsione immediata dal M5s. Di contro, Pascucci non si ritira e va invece avanti tutta per la sfida di queste Elezioni: «Noi andiamo avanti. Domani i cittadini di Corleone si esprimeranno e decideranno. Se il M5s dovrà pronunciarsi sulle singole persone poi lo farà al proprio interno». Non solo, Pascucci ha spiegato nei giorni scorsi in campagna elettorale come «è necessario recuperare i familiari dei mafiosi che non hanno commesso reati e di non isolare solo chi porta un cognome pesante ma prende le distanze dalle azioni criminali del congiunto». Secondo il candidato sindaco, ormai molto vicino all’espulsione dal M5s, ha attaccato il board grillino della Sicilia: «neanche dopo il mio discorso, Giarrusso e Aiello (parlamentari M5s che sostenevano Pascucci, ndr) mi obiettarono alcunchè o mi dissero di non condividere il mio pensiero».