KANTAR PUBLIC (FEBBRAIO): EUROPEE, I SEGGI “ITALIANI”

Secondo una seconda rilevazione a livello europeo di Kantar Public, seggi della Lega sono addirittura in proporzione assai maggiori di quelli degli altri partiti italiani in corso per le Elezioni Europee. Sono state effettuate su 8 sondaggi politici tra il 19 gennaio e l’8 febbraio, delle medie ponderate su Ipsos, Emg Acqua, Swg, Piepoli ed Euromedia Research: ebbene, il risultato vede la Lega al primo posto nelle prossime Elezioni di maggio con il 32,4% e 27 seggi ipotetici. Secondo il M5s in forte crisi al 25,7%, con 22 seggi guadagnati comunque rispetto ai pochi 7 della scorsa legislatura in Parlamento Ue; al terzo posto troviamo il Pd con il 17,3% e un totale di 15 seggi di diritto, seguono poi Forza Italia (all’8,7%, con 7 seggi) e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, al 4,4%, con 4 seggi. Secondo le regole del sistema elettorale valido in vista delle Europee, restano sotto la soglia di sbarramento del 4% tutti gli altri partiti politici italiani: Più Europa (3,3%), Potere al Popolo (2,2%), Articolo 1-Mdp (1,9%) e altri partiti (4,1%).



PARLAMENTO UE (6 FEBBRAIO): LEGA PRIMO PARTITO

Con il 32,7% la Lega di Matteo Salvini, ad oggi, nei sondaggi sarebbe il primo partito in Italia – e su questo ormai è da mese che la situazione vede tale scenario – ma soprattutto sarebbe il secondo movimento in tutta l’Europa. Dagli attuali 6 si passerebbe a 27 deputati eletti nelle file del Carroccio, secondi solo dietro alla Cdu/Csu di Angela Merkel se i sondaggi politici di Parlamento Ue si concretizzassero nelle urne del prossimo maggio. Il Movimento 5 Stelle, al netto della crisi attuale, vedrebbe salire i propri seggi da 14 a 22, mentre crollerebbe il Pd che passerebbe da 26 eurodeputati a 15. Da ultimo, crisi anche per Forza Italia che scende da 11 a 7 deputati secondo le intenzioni di voto prodotte lo scorso 6 febbraio. Resta evidente come il gruppo alle Europee che guadagna ad oggi più seggi è proprio quello dell’Enf, in cui siede la Lega assieme a Marine Le Pen il partito che in Europa, secondo queste proiezioni, dovrebbe fare il salto maggiore.



PARLAMENTO UE (6 FEBBRAIO): EUROPEE, VOLANO I SOVRANISTI

Il Ppe passa al 26%, crolla il Pse al 19% e volano i sovranisti della Lega (alleati con Le Pen) che sfiorano, da soli, il 10%: sono questi alcuni dati emersi nei sondaggi politici espressi dal Parlamento Europeo (raccolti il 6 febbraio scorso) che iniziano a proiettare alcune previsioni assai clamorose per le prossime Elezioni Europee del maggio 2019. Il Partito popolare europeo (Ppe) si confermerà primo gruppo a Strasburgo, anche se in picchiata rispetto al 2014 con soli 183 seggi: non ci sarà la possibile maggioranza assieme al Pse, il che mette ancora più in risalto i risultati dei singoli partiti-movimenti “anti-Ue” decisivi per capire chi possa avere la reale maggioranza in Parlamento e soprattutto in Commissione Ue. Al momento, guardando i sondaggi, gli unici equilibri in grado di avere una ipotetica maggioranza sono Ppe, Pse e Alde (liberali) tutti assieme, con l’aggiunta dei 20 seggi ipotetici di Macron (superato dalla Le Pen per la prima volta, sempre secondo i sondaggi) contro l’ala sovranista di Lega, Front National e i polacchi di Kaczynski. Seconda alternativa è una maggioranza Centrodestra-destra con Orban e Kurz che potrebbero “legare” il Ppe ai gruppi Enf (Salvini-Le Pen) e Ecr (con l’addio della May passa alla guida di Kaczinsy). Quello che si nota è la quasi scomparsa del Movimento 5Stelle, dato in calo nei sondaggi e con alleati quasi scomparsi: rischia seriamente di tornare un “gruppo singolo” con zero peso politico. I dati sono tutti ancora da verificare, ovviamente, al vaglio del voto ma al momento la situazione per i grillini è tutt’altro che rosea, a meno che non decida di unirsi alla Lega provocando però così ancor più un distacco con la base del proprio elettorato.



EUROMEDIA (13 GENNAIO): LEGA AL 34%, M5S IN CRISI

La Lega di Matteo Salvini, dopo aver trionfato in Abruzzo e verso un buon risultato in vista anche per le imminenti Regionali in Sardegna, vola letteralmente nei sondaggi politici stilati da Euromedia Research lo scorso 13 febbraio: le intenzioni di voto su scala nazionale dopo i recenti successi del Carroccio non possono che salutare con un 34% le politiche di Salvini, impegnato ora nel difficile braccio di ferro sul proprio processo Diciotti e sul tema delicato dell’autonomia differenziata. Se si votasse oggi per le Elezioni Politiche, la Lega sarebbe incoronata primo partito d’Italia con il 34,4%, un abisso di “forbice” con gli alleati-rivali del M5s fermi appiedati al 24%: si avvicina il Centrosinistra unito (20,5%) frutto del 16,8% del Pd, 3,3% di +Europa, altri “partitini” allo 0,4%. Per quanto riguarda la sinistra estrema, Articolo 1-Mdp al 2,6%, Sinistra Italiana allo 0,8%: sul campo del centrodestra invece, dopo il Carroccio “insegue” Forza Italia al 10,5%, Fratelli d’Italia stabile al 4,6% e NcI-Udc allo 0,3% su scala nazionale.

EMG ACQUA (14 FEBBRAIO): FIDUCIA LEADER, SALVNI AL 50%

I sondaggi politici sui leader però non fanno “da meno” rispetto alle intenzioni di voto sui singoli partiti: in un recente sondaggio stilato da Emg Acqua, è stato chiesto l’attuale fiducia nei responsabili politici dei vari movimenti italiani. Inutile dirlo come il Ministro degli Interni sia stabilmente in testa e addirittura in ascesa rispetto ad inizio febbraio: passa dal 49% al 50%, con un italiano ogni due intervistato che concede fiducia al segretario federale della Lega. Per Salvini il trionfo è aumentato dal fatto che i due leader più vicini, Conte e Di Maio non vanno oltre il 48% (comunque alto per un Premier non politico) e il 41%, con ancora forte calo registrato del leader M5s. Per gli altri politici, i sondaggi mostrano un 21% per Giorgia Meloni, appena davanti al candidato segretario Pd Nicola Zingaretti (20%) e all’altro sfidante Maurizio Martina (16%). In ultima posizione Silvio Berlusconi, sceso fino al 15% anche se in leggero rialzo rispetto allo stesso sondaggio tenuto il 7 febbraio.