Nei giorni di tensione al governo per la Tav e per la via della Seta Italia-Cina, in casa M5s scoppia il caso Alessandro Di Battista. L’ex parlamentare, tra gli esponenti di spicco dei pentastellati, è stato sempre in prima linea seppur lontano da Palazzo Montecitorio: attraverso i social ha commentato i primi mesi dell’esecutivo gialloverde e, in occasione delle ultime elezioni locali, è tornato a Roma per dare una mano all’amico Luigi Di Maio. Ma attenzione al possibile scontro con il vice premier: da esattamente un mese non si hanno notizie sui social di “Dibba”, con l’ultimo post su Facebook datato 13 febbraio. E Repubblica riporta un’indiscrezione rumorosa: qualche pezzo grosso di casa Movimento 5 Stelle, compreso il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, starebbe tentando di convincerlo a candidarsi alle prossime elezioni europee.



M5S, DI BATTISTA-DI MAIO: E’ TENSIONE?

La strategia messa a punto vedrebbe Alessandro Di Battista schierato in prima linea per il prossimo importante appuntamento elettorale, tanto da essere indicato come capolista o, addirittura, metterlo a capo di tutte e cinque le circoscrizioni previste. E quest’ultimo scenario farebbe saltare un dogma di casa M5s, ovvero l’unica candidatura nella circoscrizione di riferimento. Ma la notizia vera è un’altra: Di Battista avrebbe rifiutato categoricamente, tanto offeso da minacciare di non fare campagna elettorale, prolungando così il suo silenzio social e non. Da casa grillina filtrano smentite, con i due esponenti di spicco che presto dovrebbero vedersi, ma il silenzio dell’ex parlamentare è assordante: girano voci contrastanti e rumors clamorosi che creano scompiglio in casa M5s. E attenzione al possibile indizio social del padre Vittorio Di Battista: «Proverbio romanesco. Vale ppiù la bbona riputazione che tutto er potere der monno».

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