INDEX (4 APRILE): FIDUCIA LEADER, SALVINI AL 49%

Se si guarda nel percorso verso le Europee a quale leader politico gli italiani vorranno affidarsi, anche negli ultimi sondaggi politici di Index non si può che scoprire come Matteo Salvini vinca a mani basse all’interno del proprio Governo. Tenendo conto che al momento le opposizioni rappresentano cifre e consensi assai più bassi dei due partiti di maggioranza, essere in testa nel Governo significa come prima conseguenza l’essere in vantaggio su tutti gli altri leader politici in Italia: i dati dicono che il vicepremier della Lega ispirai fiducia al 49% degli elettori intervistati dal sondaggio verso le Europee, mentre solo il 37% ad oggi virerebbe sul Premier Giuseppe Conte. Ancora peggio fa il leader del M5s Luigi Di Maio, visto in fiducia solo dal 29% degli elettori e tenuto ben 20 punti percentuali dietro il suo alleato-rivale al Governo. Il Governo ispira fiducia al 37%, in discesa, anche se la somma di Lega e M5s sfiora comunque il 50% nei sondaggi elettorali. In merito alle difficoltà economiche del nostro Paese, secondo il 51,7% degli intervistati la crisi è derivata dal contesto internazionale, mentre solo il 36,6% ritiene il Governo responsabile delle attuali fatiche e recessioni della nostra economia.



TECNÈ (8 APRILE): LE INTENZIONI DI VOTO

Gli ultimi sondaggi politici espressi da Tecnè verso le prossime Elezioni Europee danno un’immagine cristallizzata dell’andamento e dei consensi, ma esprimono nello stesso tempo una forte e netta “bocciatura” per quanto riguarda le misure economiche varate dal Governo gialloverde in questi primo anno a Palazzo Chigi. Con ordine, osserviamo prima i consensi derivati dalle intenzioni di voto in cui la Lega – una volta di più – guarda tutti gli altri movimenti dall’alto in giù. Per Salvini il 31,9% di inizio aprile viene confermato anche in questa seconda settimana del mese, pur con lo snodo banche-flat tax che ha visto nuovi scontri con i colleghi di Governo. Già, il M5s: per Di Maio la crisi non è per nulla passata, lieve crescita al 21,4% per il suo movimento ma sempre “tallonato” dal Pd di Zingaretti che si fissa al 20% su scala nazionale. Per quanto riguarda gli altri partiti, Forza Italia non migliora di molto i suoi sondaggi e si ferma al 12,3% comunque in crescita rispetto al periodo pre-Regionali: Fratelli d’Italia al 4,7% chiude la breve lista dei sondaggi, con l’astensione e gli indecisi che salgono ad un altissimo 41,6% (gli altri partiti esclusi insieme totalizzano il 9,7% dei consensi).



TECNÈ (8 APRILE): IL 70% BOCCIA LE RIFORME ECONOMICHE

Il giorno dopo il Def varato e approvato dal Governo Lega-M5s, è interessante vedere come gli italiani elettori in questi mesi abbiamo giudicato i primi effetti delle riforme economiche impostate da Conte, Salvini e Di Maio. Ebbene, i sondaggi politici espressi ancora da Tecnè pesano come una mannaia contro il Governo visto il 69% dei consensi giudica assai negativo il trend dell’economia dopo il varo della Manovra e del recentissimo Def. Solo il 21% premia l’intento di Tria e ministri, troppo poco però per uscire da una fase di stagnazione e recessione tecnica purtroppo ancora presente: alla domanda finale del sondaggio se il contratto di Governo M5s-Lega sia stato finora realizzato, il 38% ritiene che la gran parte di quell’accordo sia stato già avanzato mentre il 51% giudica ancora inefficiente e poco sfruttato il contratto siglato da Di Maio e Salvini lo scorso maggio-giugno.

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