I sondaggi in Italia sono vietati, ma all’estero no e in queste ore – per quanto sta succedendo in Gran Bretagna col voto delle Elezioni Europee e con la crisi di Governo in casa Tory – le indicazioni anche per il nostro Paese possono essere tante e per nulla “inutili.” Il Regno Unito apre le danze al voto europeo (da noi si vota il 26 maggio prossimo, ndr) assieme all’Olanda e rappresenta già un caso più unico che raro: un Paese che 3 anni fa votava di uscire dall’Europa e oggi si ritrova a dover votare lo stesso, con una Brexit ancora non raggiunta e con una premier vicinissima al “golpe” interno che i Tory sono pronti a servirle nelle prossime ore. Gli ultimissimi sondaggi politici da Londra danno il Brexit Party di Nigel Farage addirittura tra il 30 e il 37%, un insieme di sovranisti convinti, hard brexiters e semplici cittadini che per pancia e reazione ai fallimenti di Tory e Labour intendono ribaltare l’ordine politico inglese vigente ormai da decenni. Le ultime rilevazioni date dalla Bbc danno la Premier May al 12% e non di più: nei dati espressi da Politico.eu lo scorso 20 maggio, Farage sarebbe trionfatore davanti al 23,1% di Corbyn, al 13,2% dei LibDem e solo al quarto posto arriverebbero i Conservatori.
SONDAGGI ELEZIONI EUROPEE 2019: LE CORSE CLANDESTINE
Cifre assai più basse invece per gli altri partiti in corsa in Regno Unito: i sondaggi politici espressi sempre da Politico.eu vedono i Green al 7,7%, il Change Uk al 3,3%, l’ex partito di Farage – l’Ukip – al 3,2% e i Plaid Cymru ad un minimo 1%. Le Elezioni Europee 2019 però vedono ovviamente l’Italia e l’esperimento Salvini come forse il secondo “test” più importante di tutta l’Unione Europea. I sovranisti-populisti, qualunque cosa diranno i risultati, saranno i veri aghi della bilancia per la nuova maggioranza in Europarlamento: se andranno male, daranno la possibilità di una maggioranza PPE con la possibile “spalla” dei Conservatori, mentre se sfonderanno Lega-Le Pen-Afd-Wilders-Fpoe allora l’incognita sulla maggioranza in Ue e per la Presidenza della Commissione Europea sarà servita. In Italia vige il silenzio elettorale da due settimane ormai anche se si inseguono via social e web le sempiterne “corse clandestine” dove tra cavalli, pontificati fake e studi di statistica camuffati, alcuni dati già vengono offerti: i partiti fino all’ultimo commissionano sondaggi “privati” con i risultati che al momento vengono già immaginati, sebbene ancora impossibile da pubblicare.