Negli ultimi sondaggi politici stilati da Termometro in vista delle prossime Elezioni Europee (e pubblicati il 30 aprile scorso, ndr), le difficoltà della Lega in questo ultimo periodo di forti liti interne al Governo si intravedono nel leggero calo del Carroccio sceso al 31,5% ma pur sempre primo partito in Italia. Insegue il M5s al 23,5% che però viene dato in leggera risalita dopo i casi Siri e provincie che potrebbero aver dato qualche percentuale in più all’elettorato altrimenti deluso da Di Maio in questo primo anno di Governo: dietro tutti gli altri partiti, a cominciare dal Pd che con Zingaretti nonostante le varie difficoltà sul territorio alle ultime Elezioni Comunali e Regionali, raggiunge il 21,8%. Il Centrodestra (moderato) senza Salvini soffre terribilmente, con Forza Italia al 9,2% e Berlusconi in convalescenza continua che non “aiuta” gli azzurri nella risalita: bene Fratelli d’Italia che sale fino ad un sorprendere 5,7% nei sondaggi di Termometro, mentre +Europa-Italia in Comune resta al 2,8%. Chiudono le intenzioni di voto Verdi-Possibile allo 0,8%, La Sinistra al 2%, Casapound allo 0,7% e Popolo della Famiglia allo 0,6%.
TERMOMETRO (30 APRILE): ITALEXIT, IL 22% DEGLI ELETTORI LO VUOLE
La tensione è alta nel Governo ma l’impressione è che dopo le Elezioni Europee del 26 maggio si possa arrivare ad una linea di “nuovo accordo” tra Lega e M5s per ricalibrare le forze interne e puntare verso la nuova Manovra d’autunno: i sondaggi politici di Termometro provano ad immaginare dunque un Governo ancora unito nonostante le differenze macroscopiche su molti temi. Un tema che certamente trova “corda” tra Lega e M5s è certamente la forte difficoltà nell’accettare questo Euro e questa Europa e solo il ruolo di Governo d’Italia ha “impedito” che tali tematiche fossero centrali nella campagna elettorale 2019. Agli elettori però è stato chiesto quello che Salvini e Di Maio non possono dire apertamente: «Lei pensa che l’Europa e l’euro abbiano portato beneficio all’Italia?», Ebbene, il 22% è convinto che bisognerebbe uscire da entrambi per poter ripartire nell’economia mentre l’8% è convinto che l’Italexit debba avvenire ma solo dalla moneta unica e non dall’Unione Europea. Il 28% fa sapere nei sondaggi che l’uscita da Ue ed Euro renderebbe le cose peggiori di quanto già non siano ora, mentre il 39% è ancora convinto che convenga del tutto all’Italia rimanere nel Vecchio Continente.