IPSOS (18 DICEMBRE): LEGA-M5S HANNO TRADITO LE PROMESSE ELETTORALI?

Nel giorno in cui l’Italia ottiene il via libera ufficiale dalla Commissione Ue per la Manovra di Bilancio, non pochi accusano il Governo gialloverde di essersi fatti riscrivere la legge economica su quasi tutti i punti per poter evitare in extremis la procedura d’infrazione: i sondaggi politici stilati da Ipsos in questi ultimi giorni hanno affrontato esattamente questo punto in esame, chiedendo agli elettori intervistati se secondo loro «la Lega e Il Movimento 5 Stelle stanno facendo marcia indietro rispetto alle loro promesse elettorali». Ecco, la risposta è tanto netta quanto spietata: il 47% dice che in effetti con questa nuova Manovra Economica, tanto Quota 100 quanto il Reddito di Cittadinanza (pet non parlare di Flat Tax e giustizia) sono state ridotte nella nuova Legge di Bilancio. Una sorta di “tradimento” che invece viene non considerato dal 35% degli elettori intervistati: una maggioranza importante che rende il senso delle conseguenze per il governo gialloverde, qualora tale Manovra non faccia spiccare il volo alla crescita e all’occupazione.



TECNÈ (13 DICEMBRE): LA CRISI E L’ECONOMIA ITALIANA CHE NON CONVINCE

Secondo l’analisi svolta dagli ultimi sondaggi politici di Tecnè, il paragone-confronto tra gli elettori italiani e tedeschi sottolinea come ad oggi – nonostante il grande successo di consensi del Governo Lega-M5s – mette in luce le difficoltà consistenti dell’economia italiana e la piena consapevolezza anche per l’elettorato. Quando è stato chiesto nel sondaggio se la situazione economia familiare tra 12 mesi sarà migliore o peggiore di oggi, gli elettori tedeschi che hanno risposto all’intervista si sono detti al 34% positivi su un miglioramento, al 49% “la situazione rimane come oggi” e solo il 16% ritiene che possa peggiorare. Ebbene, la stessa domanda agli elettori italiani non “peggiora” il dato più negativo – anzi, è solo il 13% a ritenere più grave l’economia italiana tra un anno rispetto ad oggi – ma è quel 79% alla voce “la situazione rimane come oggi” a denotare una mancanza di fiducia nelle misure e nelle promesse della Manovra gialloverde.



INDEX (13 DICEMBRE): PARTITI “VECCHI” E “NUOVI”, COSA SUCCEDEREBBE ALLE URNE

Sono molto interessanti gli ultimi sondaggi politici lanciati da Index Research lo scorso 13 dicembre visto che riguardano le prossime Elezioni Europee con sviluppi di partiti non per forza aderenti all’attuale scenario parlamentare: parliamo ovviamente di Renzi ma anche della Sinistra radicale e di un Governo che si presenterà inevitabilmente separato all’appuntamento con la nuova Commissione Ue. I sondaggi esposti danno la cifra dell’attuale stato di grazia del Ministro Salvini, assieme alla Lega attorno al 35% dei consensi (34,8% per la precisione) mentre attestano lo stato di crisi dell’altra componente di Governo, il Movimento 5 Stelle fermo al 23,5%. Un particolare focus serve dare alla galassia del Centrosinistra, sempre più “frastagliata” se l’ex premier Matteo Renzi dovesse realmente presentare un nuovo partito in vista delle Europee: per questa particolare situazione, i sondaggi di Index illustrano come Renzi possa “rubare” un 7% al Pd di Nicola Zingaretti (grande favorito nelle prossime Primarie) che invece rimarrebbe ad un 13,6%, ai minimi storici. LeU non c’è più ma un possibile nuovo partito di sinistra ancora tutto da decidere potrebbe ad oggi recuperare il 3,1%, comunque dietro sia a Forza Italia (6,7%) sia a Fratelli d’Italia (4%).



EMG (13 DICEMBRE): LE PRIORITÀ DEL GOVERNO

In merito invece ai contenuti e le sfide che il Governo gialloverde è chiamato a superare nei prossimi mesi dopo l’approvazione della Manovra economica (e in attesa di sapere se l’infrazione Ue sarà evitata o meno) prevista per questa fine 2018: ebbene, alla domanda “secondo lei quale dovrebbe essere la priorità del Governo Lega-M5s”, gli elettori intervistati dai sondaggi politici di Emg Acqua pongono l’abbassamento del debito pubblico al 41% delle “urgenze”, assai più in linea con quanto richiesto da Bruxelles e anche con l’ultima versione della Manovra by Conte-Tria. Per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza, crolla la percezione di “priorità” nell’elettorato che pure continua a premiare il Governo gialloverde: solo il 10% lo ritiene utile al momento, mentre crescono i “fan” della quota 100 ideata dai tecnici della Lega (al 22%). Bocciate anche le misure di Flat Tax (9%), Pensione di cittadinanza (5%) e Pace fiscale, con solo il 5% del consenso.