GRETA D’ADDA-RAI (29 NOVEMBRE): CHI CONTA DI PIÙ NEL GOVERNO?

Chi, ad oggi, conta di più nel Governo gialloverde: i sondaggi politici prodotti dal Greta D’Adda per la Rai mostrano dati alquanto preoccupanti per il Movimento 5 Stelle che, nonostante il doppio dei voti e dei seggi conquistati alle Elezioni del 4 marzo, si vede stracciare dal paragone attuale con la Lega di Matteo Salvini. È stato infatti chiesto agli elettori raggiunti dal sondaggio di fine novembre chi ad oggi ha il vero “scettro” dell’esecutivo in mano. Ed ecco che il Ministro leghista raggiunge il pieno riconoscimento di un consenso sempre più allargato in tutta Italia (con qualche difficoltà però al Nord, paradossalmente): il 65% ritiene che sia il vicepremier della Lega ad essere il vero deus ex machina dell’esecutivo gialloverde, mentre solo il 14% ritiene che sia il Premier Giuseppe Conte a tirare le fila di leggi e manovre finanziarie. Sotto e di molto l’altro vicepremier Luigi Di Maio, travolto dai vari problemi interni oltre che dall’affaire Le Iene di questi ultimi giorni, ad oggi “conta” solo il 7%: ancora peggio il Ministro Tria (impietoso 0%), battuto da Savona (all’1%).



IPSOS (13 NOVEMBRE): M5S VS STAMPA, RISCHIO PER LA DEMOCRAZIA?

Prima il “caso-Virginia Raggi” e gli attacchi alla stampa e ai giornalisti, poi le parole durissime di Silvio Berlusconi contro il M5s: i sondaggi espressi da Ipsos a metà novembre hanno provato a vedere come e in che modo gli elettori chiamati in causa giudicano l’operato del Governo anche sul delicato tema della libertà di stampa. Ebbene, dopo gli insulti arrivati da Di Maio e Di Battista contro diversi giornalisti (rei di avere “montato” fake news contro la sindaco di Roma, ndr) l’elettorato non vede una “grande” pericolosità per la tenuta della democrazia in Italia: solo il 24% attacca pesantemente la linea grillina, mentre il 48% considera «una reazione tipica di tutti i politici al Governo», con il 20% che dà addirittura ragione al M5s. Sul fronte Berlusconi, che solo pochi giorni fa aveva commentato «c’è un’aria di illibertà, siamo in una democrazia illiberale, anticamera della dittatura, se continua così», i sondaggi prodotti mostrano che solo il 20% si schiera con l’ex Cav mentre il 74% premia il Governo gialloverde in toto.



DEMOPOLIS (29 NOVEMBRE): LEGA AL 32%, PD NON CRESCE

Nei sondaggi politici prodotti da Demopolis la Lega di Matteo Salvini non può che “godere” dei risultati in consenso nonostante il periodo assai complesso per la bocciatura della Manovra e il forte rischio di procedura d’infrazione contro il Governo gialloverde. Per ora il Carroccio riesce a tenere il doppio “volto” di maggioranza ma anche “opposizione” alle proposte del Movimento 5 Stelle che invece cade ancora al 28% e viene distanziato di 4 punti percentuali da Matteo Salvini. Nei dati espressi dal sondaggio Demopolis, il leghisti volano ancora a gonfie vele con il 32% dei consensi, mentre il Centrodestra e il Centrosinistra ancora faticano e non poco a “riprendere” i vecchi fasti. Il nuovo “bipolarmismo” è quello di Governo, in un’anomalia tutta italiana: in questi giorni si sono sentite diverse “voci” di un possibile avvicinamento del Pd ancora renziano e Forza Italia per provare a dar vita ad un nuovo soggetto politico centrista. Ecco, guardando i sondaggi forse ad oggi non conviene: Berlusconi vale l’8.6% mentre il Pd non supera ancora quota 17,8% dopo le ultime elezioni politiche. Insomma, non fanno assieme neanche il Movimento 5 Stelle: al momento, la Mission sembra alquanto “impossibile”.



IPSOS (25 NOVEMBRE): MIGRANTI, ELETTORI CON SALVINI

Se per le intenzioni di voto, il grado di consenso attorno all’esecutivo gialloverde resta “differenziato” tra Salvini e Di Maio, attorno alle tematiche centrali dell’azione di Governo il giudizio cambia: nei sondaggi politici prodotti da Ipsos è stato chiesto agli elettori intervistati cosa ne pensassero della gestione dei flussi migratori in questi primi 7 mesi di Governo Conte. “Molto positivo” al 16,9%, “abbastanza positivo” al 33,8: un dato piuttosto netto che identifica il Governo gialloverde come altamente “promosso” nella delicata battaglia non solo italiana sulla vicenda immigrazione. A bocciare i gialloverdi restano in 24,6% (“per nulla positivo l’atteggiamento sui migranti”), mentre il 19,6% si dice “poco convinto” della gestione dei flussi migratori. Tirando le somme, il 50,7% conferma l’azione di Salvini e Di Maio mentre il 44,2% si pone “all’opposizione” sia sul fronte immigrazione che sugli altri temi di discussione a livello Ue sulla gestione futura dei flussi.