Attorno al 60% sì, in calo pure: il Governo Lega-M5s negli ultimi sondaggi di Index affronta il suo primo vero momento di crisi, anche se lo stesso non corrisponde ad una crescita parallela delle opposizioni (il che lascia più sereni sia Di Maio che Salvini): di contro però, sono alcuni dettagli dell’ultima agenda politica a complicare i piani verso le Europee, specie per casa Di Maio visto che il caso Carige inguaia e non poco la “credibilità” della linea pura e “giacobina” contro i poteri forti, proprio come le banche. Alla domanda «Carige, questo Governo si sta comportando come gli altri» gli elettori non hanno dubbi: il salvataggio per decreto della Banca di Genova per il 59,8% assomiglia e molto a quello fatto dai Governi Pd con Mps, Etruria e Banche Venete. Il che significa che in pratica 6 italiani su 10 non credono alla versione del vicepremier M5s che invece ha parlato di “salvataggio dei correntisti e non dei banchieri e delle banche, come facevano i nostri predecessori”. Il 22,1% crede alla linea M5s (il 18,1% non risponde) ma come si può evincere, seppur in un caso delicato come quello di Carige, il contatto diretto M5s-elettorato è tutt’altro che in buone condizioni..



INDEX (10 GENNAIO): ELETTORI LEGA SFIDUCIANO IL GOVERNO

Stando ai sondaggi politici stilati da Index per Piazza Pulita (andati in onda ieri sera su La7), il Governo tiene comunque bene nelle intenzioni di voto, saldi al 60% circa tra Lega e M5s (con Salvini sempre in netto vantaggio su Di Maio) ma inizia a calare il consenso e il gradimento verso il rispettivo alleato di governo. Nello specifico, gli elettori della Lega rispetto al M5s vedono scendere la fiducia dal 55,3% di dicembre al 48,6% odierno; ancora peggio i grillini, mai troppo “teneri” con Di Maio per aver stretto alleanza con Salvini, che passano da 22,6% al 22,1% tra i “positivi” dell’alleanza gialloverde. Ad essere bocciata è in primis la gestione del caso Manovra, bocciata dal 49% degli elettori intervistati mentre è in calo la fiducia alla Legge di Bilancio dell’esecutivo Conte (30,8%): in questi due dati, oltre all’emergenza migranti che vede un netto scollamento tra Lega e M5s, si avvertono le prime sofferenze della “convivenza” semi-forzata a Palazzo Chigi.



SKY TG24: MIGRANTI, SALVINI ASFALTA CONTE

I sondaggi politici di oggi si concentrano sulla diatriba fra il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Interno Matteo Salvini, in merito ai migranti della Sea Watch. Ieri il presidente del consiglio ha dato di fatto il via libera all’arrivo in Italia dei profughi che si trovano da una ventina di giorni sull’imbarcazione della Ong, e tale decisione ha fatto ovviamente infuriare il leader leghista, che si è sentito scavalcato in materia di sua competenza. Il titolare del Viminale avrà comunque modo di sorridere leggendo gli ultimi sondaggi pubblicati da SkyTg24, secondo cui la Lega continua a volare, e di pari passo sta proseguendo l’ascesa proprio di Salvini. Il 63% degli intervistati si è dichiarato infatti favorevole alla linea dura del governo in tema di immigrazione, a conferma di ciò, la frase del giorno su Twitter che è stata “Salvini non mollare”. Un premier Conte isolato quindi, così come il Movimento 5 Stelle, che in vista delle elezioni europee del prossimo maggio continua a perdere consensi a discapito proprio del carroccio, che invece vola, facendo registrare numeri mai visti prima. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SONDAGGI POLITICI: CALO M5S

I dati contenuti nei sondaggi politici di Tecnè nei primi giorni di gennaio attestano tre principali effetti: il Governo cala, e non poco, ma resta attorno al 60% di consenso tra i cittadini, caso più unico che raro in tutta Europa pur dopo 7 mesi di esecutivo gialloverde. Il Movimento 5 Stelle è quello che paga di più il combinato disposto tra migranti e manovra, con la perdita di qualche percentuale nei consensi (ma anche per Salvini, va detto); da ultimo, sul fronte Decreto Sicurezza nella battaglia in corso tra i sindaci-Governatori di sinistra e il Ministro dell’Interno, gli italiani non hanno particolari dubbi e premiano Salvini al 55% dei consensi. Con ordine, proviamo a dar conto di questi tre “effetti”: le intenzioni di voto contenute nei sondaggi politici dello scorso 7 gennaio certificano una Lega al 31,8%, in calo rispetto al 33,2% di un mese fa, ma soprattutto un DI Maio che crolla sotto il 25% (24,9%) rispetto al 25,5-26% di soli trenta giorni fa. Il Governo indietreggia ma non salgono le opposizioni, ben lontane al 17,8% al Pd, in attesa delle Primarie, e Forza Italia al 10,9% in continua “crisi elettorale” con il Centrodestra quasi del tutto in mano al Carroccio.

TECNÈ (7 GENNAIO): DECRETO SICUREZZA, SALVINI LA VINCE

Chiude la classifica dei sondaggi politici, Fratelli d’Italia che balza al 4,2% specie in chi continua a vedere di cattiva esperienza l’alleanza tra M5s e Salvini: proprio il Ministro però, nonostante il calare dei consensi, resta il vero ago della bilancia politica e non servivano certo i sondaggi di Tecnè per capirlo. Di Maio rischia grosso, con tanti problemi interni (espulsioni e non solo, ndr) e il rinnovato scontro con l’alleato leghista dopo la conclusione del caso Sea Watch con Salvini “irritato” per usare un eufemismo. Decisive saranno come sempre le Elezioni, quelle vere, previste per i prossimi mesi con forte campagna elettorale a livello europeo. Di certo Salvini parte col piglio giusto, come certificano ancora i sondaggi di Tecnè davanti alla domanda posta all’elettorato, «sul Decreto Sicurezza ha ragione Salvini o i sindaci?». Ebbene, il 55% sposa la linea dura del vicepremier «la nuova normativa  giusta e i sindaci devono applicarla», l’8% spiega che Salvini ha sì ragione anche se la normativa è sbagliata «la legge va sempre rispettata». Solo il 26% boccia in toto la legge del Governo e si alinea con la battaglia di “disobbedienza civile” dei sindaci come Orlando e de Magistris.