E’ un periodo di scontro all’interno del governo giallo-verde. I temi di divisione sono migranti e Tav: da una parte scende addirittura in campo il presidente del Consiglio Conte (con i 5 Stelle) che toglie di mano a Salvini la gestione dei migranti, dall’altro la Lega porta in piazza il popolo per far ripartire la Tav, contro il parere del M5s. C’è chi parla di crisi di governo imminente, ma, come ci ha detto Carlo Buttaroni dell’istituto di sondaggio Tecnè, la maggioranza degli italiani sostengono comunque il governo M5s-Lega.



Secondo Roberto D’Alimonte, “il popolo è ancora con Salvini e Di Maio”. I vostri sondaggi confermano la tenuta del consenso o ci sono segnali opposti?

Tenendo conto che le persone che dichiarano le intenzioni di voto sono circa il 60% della popolazione italiana, circa il 58% di questi voterebbe il governo. Quindi una maggioranza della minoranza, visto che sul totale della popolazione sono il 35-36%.



Tra Lega e M5s chi sta guadagnando consensi e chi li sta perdendo? E perché?

In questo momento sono in calo entrambi, come è normale che sia dopo la manovra, che ha avuto una portata minore rispetto alle attese. In sostanza i due partiti di governo hanno dovuto rinunciare a qualcosa.

Quanto è apprezzata l’attività di Governo? I ritardi e i misteri che avvolgono le misure cardine – reddito di cittadinanza e quota 100 – quanto stanno “spazientendo” gli elettori?

Diciamo che tutto sommato quota 100 non si allontana molto dalle attese, è sì una platea un po’ ridotta ma i parametri di accesso al diritto della pensione sono quelli che erano stati dichiarati. Per il reddito di cittadinanza siamo ancora un po’ lontani, perché si conoscono meno le norme e le misure da prendersi. L’opinione pubblica si è fatta l’idea che quanto verrà varato sarà molto diverso rispetto all’annuncio e alle aspettative che si erano create. I 5 Stelle rischiano di più perché le aspettative erano molto alte.

Sul tema immigrazione, con chi stanno gli italiani: Conte o Salvini?

E’ difficile dirlo adesso, è un po’ una coperta corta e tutti hanno dovuto rinunciare a coprirsi un po’, ma occorre capire esattamente che percentuali ci sono in ballo. Al momento non ho dati in proposito.

Sul tema Tav e grandi opere in generale, gli italiani sono sensibili? Con chi stanno: Salvini o Di Maio, Lega o M5s ?

Gli italiani sono assolutamente sensibili a tutto il tema dell’economia e del lavoro. Abbiamo notato che nell’ultimo anno il tema migranti ha tenuto banco nell’agenda politica ma è diventato via via meno importante. Invece i temi economici salgono sempre di più: stipendi, potere d’acquisto, lavoro. Siccome le grandi opere fanno parte dell’immaginario di un paese che cresce, c’è molta preoccupazione. I 2/3 degli italiani, oltre il 60%, hanno questo tema al primo posto. A proposito della Tav nello specifico, la maggior parte degli italiani sta con Salvini, vuole che si faccia la Tav.

Cresce il numero di italiani che pensa o teme che questo governo possa cadere prima delle elezioni di maggio?

E’ sicuramente in crescita perché vedono un governo litigioso, non diviso, ma litigioso e ci sono diversi nodi che non sono arrivati ancora al pettine. Da qui a qualche settimana avremo i dati sul Pil del quarto trimestre e se sarà negativo significherà che una correzione alla manovra andrà fatta; sarebbe un pessimo viatico per il 2019. Due forze politiche divise su così tanti aspetti socio-economici si troveranno in condizioni per niente facili.