IPSOS (4 GENNAIO): SCRICCHIOLII TRA SALVINI-DI MAIO

Se si dà un’occhiata al sondaggio espresso da Ipsos lo scorso 4 gennaio sui rapporti interni alla maggioranza, specie sulle emergenze in economia che aspettano il Governo gialloverde nei prossimi delicati mesi di convivenza a Palazzo Chigi, si osserva come i rapporti tra i due vicepremier non siano più così idilliaci come nei primi mesi: in particolare, l’arrivo di Di Battista per rilanciare il M5s in chiave Europee potrebbe favorire ancor di più lo scontro su più temi (come visto in questi giorni) tra a Lega e i Cinque Stelle. Nei sondaggi politici esposti da Nando Pagnoncelli durante l’ultima puntata di Ballarò si certifica abbastanza bene tale situazione: il 47% è convinto che tra Salvini e Di Maio non ci sia più quel rapporto “solido” di inizio legislatura, mentre il 45% vede tenere ancora “fede” al Contratto di Governo gialloverde stipulato dopo le Elezioni del 4 marzo scorso. I campi di battaglia sono però sempre di più, con in più un rischio recessione che la Manovra Economica non ha scongiurato appieno: il 19% degli elettori del sondaggio è convinto l’economia italiana peggiorerà e di molto nei prossimi tempi, il 56% è abbastanza negativo, mentre solo il 18% ritiene percorsi positivi quelli avviati dal Governo Conte con l’ultima Legge di Bilancio



TECNÈ (11 GENNAIO): LEGA PERDE IL 2%

I sondaggi politici stilati da Tecnè su commissione di Silvio Berlusconi e Forza Italia danno di certo una “minima” notizia positiva per l’ex Cav, con il calo di Matteo Salvini e lo stallo del M5s: resta però una situazione alquanto deficitaria per l’opposizione anti-gialloverde visto che la Lega resta il primo partito in Italia, e per forte distacco, con il 30,8% dei consensi davanti al 25,5% di Luigi Di Maio. Vero è che Salvini nell’ultimo mese ha perso circa il 2%, di fatto guadagnato da una Forza Italia di nuovo sopra il 10% (per i sondaggi di Tecnè viaggia sul 11,7%) ma il “successo” di Berlusconi e Pd contro il Governo resta per ora una vaga utopia. I dem inseguono all’17,5%, +Europa resta in salute al 3,1% mentre tutti gli altri partiti messi assieme non superano,ad oggi, il 7,5% negli ultimi sondaggi politici elettorali.



TECNÈ (11 GENNAIO): GOVERNO PROMOSSO DAL 40%

Guardando ai dati “sub totali” delle coalizioni, i sondaggi esprimono un grande successo per il Centrodestra con Salvini “leader” al 46,8%, quasi il doppio del M5s e lontanissimi dal 21,5% raccolto dal Centrosinistra. Nelle stime dei sondaggi politici di Tecnè è stato poi chiesto agli elettori quale fosse per loro il giudizio attuale sull’operato del Governo Lega-M5s, inevitabilmente calato dopo i casi migranti e manovra come sentenziato dalle intenzioni di voto a carattere nazionale. Per il 6% è molto positivo, per il 34,3% è abbastanza positivo, mentre le bocciature arrivano dal 53,7% dei casi (contro il 40,3% di giudizi “positivi” in media) riportati dal sondaggio elettorale: rispetto alla stessa domanda posta il 19 dicembre scorso, Salvini e Di Maio pare abbiano perso il 4% in un solo mese. Non è maxi allarme, ovviamente, ma un piccolo “campanello” suona di certo nelle segreterie di Lega e M5s specie in vista delle prossime Elezioni Europee.

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