TWIG (26 DICEMBRE): PRIMARIE PD, RECUPERA MARTINA

Secondo i sondaggi politici stilati da Twig sulle Primarie Pd, Maurizio Martina dopo la rinuncia di Minniti dalla corsa per il Congresso ha guadagnato e non pochi consensi e voti possibili visto che l’area renziana è rimasta di fatto senza “bandiera”: i dati prodotti prima di Capodanno davano in vantaggio come anti Lega-M5s sempre Nicola Zingaretti (al 48,1%), ma l’ex segretario Pd è dato in grande recupero secondo le ultime stime elettorali. Al 43,2% infatti Martina insidia decisamente la leadership del Governatore del Lazio nella corsa al difficile ruolo post-Renzi, con il compito di dover poi trascinare il Partito Democratico in pochi mesi verso le Elezioni Europee 2019. All’8,7%, assai fuori dai giochi, il ticket Giachetti-Ascani che come “outsider” prova a rilanciare una candidatura non prevista e finora non particolarmente gradita dai sondaggi sulle Primarie Pd.



IPSOS (27 DICEMBRE): LE INTENZIONI DI VOTO

Le intenzioni di voto prodotte dai sondaggi politici di Ipsos pochi giorni prima del Capodanno danno ancora una volta lo stesso “polso della situazione” di questi ultimi mesi in Parlamento: la Lega è il vero traino del Governo (ma anche del Centrodestra, se si guarda ai voti locali) mentre il Movimento 5 Stelle con diverse difficoltà è vero che cala al 27% ma rimane sempre distante anni luce dal primo partito dell’opposizione. Scendendo nelle pieghe delle cifre, i sondaggi politici mostrano come Matteo Salvini abbia ad oggi il 32,9% dei consensi, davanti al già detto 27% di Di Maio e Di Battista e ben oltre il 18,1% di un Pd in piena crisi esistenziale. Forza Italia all’8% ormai è un dato fisso, come del resto il 3,5% della Meloni e il 2,4% di +Europa con Emma Bonuno. Crisi anche per la Sinistra, con l’ex LeU che raccoglie solo il 2,8% quasi superato da Potere al Popolo che viaggia tra il 2 e il 2,4% su scala nazionale.



IPSOS (27 DICEMBRE): I FLUSSI, BERLUSCONI PERDE IL 32% DI CONSENSI

Ancora più interessanti sono invece le domande poste agli elettori intervistati da Ipsos in merito al flusso dei voti tra le Politiche del 2018 e il mese di dicembre appena concluso: i sondaggi politici esprimono infatti come, ad oggi, tra chi si dice elettore della Lega vi sono ben 32% di ex elettori Forza Italia e 12% del M5s. Insomma, lo scorso 4 marzo 2018 12 elettori su 100 di Di Maio oggi optano per Salvini e ben 32 abbandonano Berlusconi per correre nelle braccia del Carroccio. Un dato assai sensibile e non replicabile negli altri partiti: i leghisti assai più fedeli, solo l’1% si è spostato verso il M5s e il 4% è ritornato alla cara e vecchia Forza Italia. Per quanto riguarda il Pd, il 5% di quegli elettoti si è spostato verso la Lega, il 3% verso Di Maio e il 3% verso altri partiti di Centrosinistra.

Leggi anche

POST-VOTO IN EMILIA/ Mortadella, fede (politica) e ingegneria sociale, così il Pd ha vinto ancora