INDEX (14 FEBBRAIO): CRISI M5S, COSA DEVE FARE LA LEGA?

Nei giorni in cui la Lega e il Movimento 5 Stelle ottengono risultati del tutto contrastanti dalle Elezioni Regionali – in Abruzzo sono noti, ma anche in Sardegna l’impressione è che si vada verso un altro trionfo del Centrodestra, seppur ridotti rispetto a L’Aquila, e la sconfitta clamorosa dei Cinque Stelle – i sondaggi politici espressi da Index Research possono essere un utile indicatore per provare a capire cosa avverrà nel Governo nei prossimi mesi. È stato infatti chiesto se con i risultati in calo del M5s la Lega dovrebbe prendere altre strade per governare: ebbene, il 47,3% crede ancora nel progetto gialloverde e “premia” l’attuale esecutivo Conte, «bisogna continuare l’esperienza di Governo rispettando il contratto con il M5s». Di contro, il 35,4% vuole puntare ad un Governo di centrodestra-destra senza M5s: da ultimo, il 10,5% degli elettori Lega ritiene che si debba comunque continuare a governare con le stesse forze ma concedendo meno “spazio” ai Cinquestelle. Intanto alla domanda legata invece all’elettorato grillino sulle debacle regionali (specie in Abruzzo), il 49,6% li sostiene ancora ritenendo solo battute d’arresto mentre il 34,8% crede vi sia l’inizio di un delitto irreversibile.



INDEX (21 FEBBRAIO): LE INTENZIONI DI VOTO

Nel giorno delle Elezioni in Sardegna, e dopo solo due settimane dal voto in Abruzzo, il Governo gialloverde a livello “nazionale” veleggia ancora con sondaggi politici assai convincenti poco sotto il 60%. Se però ci si addentra nelle cifre delle intenzioni di voto ultimate da Index Research, la situazione a Palazzo Chigi potrebbe tranquillamente essere giudicata come “schizofrenica”: la Lega “pigliatutto” arriva al 34,7%, mentre il Movimento 5 Stelle continua la sua crisi interna (specie dopo il caso Diciotti, ndr) scendendo fino al 22,2% dei consensi. I sondaggi poi mostrano un Pd ancora “in stallo” e non oltre il 17,5% mentre è forte la battuta d’arresto di Forza Italia nonostante l’ennesimo ritorno in video e tv del leader Berlusconi: al 4,5% stabile Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, mentre per +Europa con Emma Bonino i dati parlano di un 2,8% su scala nazionale. Gli Ex-Leu (MdP+SI+Altri Centrosinistra) non vanno oltre il 3,6% mentre Potere al Popolo sale fino al 2,2%.



INDEX (21 FEBBRAIO): ARRESTO GENITORI RENZI, 50% CONTRO L’EX PREMIER

La settimana passata ha visto oltre alle schermaglie tra Lega e M5s anche un secondo importante avvenimento che ha sconvolto la politica dell’opposizione, l’arresto dei genitori di Matteo Renzi con l’accusa di bancarotta fraudolenta. I sondaggi politici stilati ancora da Index hanno provato a tastare il terreno dell’elettorato per capire quale tipo di conseguenza potrebbero avere i domiciliari di Tiziano Renzi e Laura Bovoli per il percorso già irto di suo dell’ex premier Pd: ebbene, alla domanda «Secondo Lei l’attacco che Matteo Renzi ha fatto alla Magistratura è» giusto, e dunque v’è stato accanimento contro la famiglia Renzi, il 36,6% lo appoggia mentre il 47,8% giudica sbagliato l’attacco contro la magistratura, visto che «i giudici vanno sempre rispettati». Seconda domanda del sondaggi Index vedeva la richiesta sul giudizio in merito agli arresti: «una forzatura necessaria» per il 35,7% mentre per il 49,2% è stato un atto dovuto, l’esatto contrario insomma di quanto denunciato da Matteo Renzi.

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