ANTICIPAZIONI SWG LA7 (18 MARZO): PARI PD-M5S AL 21%
Se la Lega per quasi tutti gli istituti di sondaggi politici italiani viene data tra il 30 e il 33%, con Salvini saldo in testa a consensi di tutta Italia, per il M5s il consenso e l’intenzione di voto è più “ballerina”. Secondo gli ultimissimi sondaggi espressi da Swg per il Tg di La7 (saranno espressi ufficialmente solo dopo le ore 21, ndr) una anticipazione è alquanto esemplificativa: il Pd e il M5s sono pari merito al 21%, «la prima volta dal 2017» spiegano da Swg al direttore Enrico Mentana. Non è però una novità completa visto quanto già emerso pochi giorni fa con i sondaggi dell’istituto Noto per Cartabianca: Lega in testa al 32,5% mentre Di Maio e Zingaretti a “braccetto” al 21%, con la crisi dei grillini certificata dal raggiungimento (e crescita netta nell’ultimo mese) del “nuovo” Partito Democratico targato Governatore del Lazio.
EMG (14 MARZO): LE INTENZIONI DI VOTO
Il Governo è in calo, scende sotto il 55% ma resta comunque in testa alle intenzioni di voto prodotte dai sondaggi politici di Emg Acqua: certo, le difficoltà sulla Tav e i tanti punti di “distanza” tra Lega e M5s non fanno che alimentare le mini-crisi che ormai Salvini e Di Maio hanno imparato a gestire, anche de costano qualche lieve punto di consenso ogni settimana. Entrambi vogliono invertire la rotta prima delle Europee, specie il secondo che paga un calo – guardando l’ultimo anno – tutt’altro che “sereno”. Nei sondaggi prodotti lo scorso 14 marzo, la Lega resta in comando al 30.6%, mentre a netto distacco troviamo il M5s (23,8%): il Centrosinistra assieme al momento arriverebbe al 27%, complice la salita del Pd di Zingaretti (19,9%), al 3,1% di +Europa e al 4% degli altri mini-partiti satelliti (Mdp, SI, SUE-Rosa, Verdi-italia in Comune, Civica Popolare, Svp). 1,6% per Potere al Popolo, mentre per gli altri partiti di Centrodestra (senza Lega ferma al 15,3%) che segnano il 9,8% per Forza italia, 4,9% per Fratelli d’Italia e 0,6% per Noi con l’Italia.
IPSOS (5 MARZO): TAV E GOVERNO
Nei sondaggi politici prodotti da Ipsos invece si è provato ad indagare il consenso e il giudizio che i singoli elettori hanno del complesso “caso-Tav”: l’Alta Velocità tra Torino e Lione rappresenta ancora adesso per il Governo il punto di massima distanza, nonostante la tregua (momentanea) siglata con la partenza della gara dei bandi presso la Telt che rimanda di 6 mesi, di fatto, la scelta finale. Ieri a Domenica Live il Ministro Salvini ha ribadito che alla fine, visti i buoni rapporti con il M5s, si riuscirà ad arrivare al compromesso positivo per la Tav ma il M5s è tutt’altro che convinto: gli italiani intanto danno il loro “appoggio” a Salvini, dato che alla domanda «a suo parere la Tav tra Torino e Lione» il 59% ritiene che vada completata il prima possibile, mentre solo il 23% sostiene la causa No-Tav, ovvero che il progetto vada cancellato e il “buco” nella montagna riempito di nuovo.