TECNÈ (25 MARZO): ANALISI VOTO BASILICATA

I sondaggi politici stilati da Tecnè il 25 marzo provano a compiere una prima analisi sui flussi di voti emersi nelle Elezioni Regionali in Basilicata, tenutesi domenica scorsa con la vittoria schiacciante del candidato del Centrodestra Vito Bardi. Ebbene, secondo lo studio compiuto da Tecnè, si è provato a verificare dove arrivasse tutti i voti giunti alla Lega – con un autentico boom che ha portato il Carroccio al 195 su base regionale nella ormai ex “roccaforte rossa”: il 38% di chi ha votato Salvini in questa ultima tornata locale aveva già votato Lega alle Politiche 2018, ma è ben il 29% di voti la percentuale di chi aveva scelto M5s e Di Maio solo un anno fa e oggi ha cambiato idea affidandosi alle politiche leghisti per la Basilicata. Il 15% di voti lucani a Salvini giungono da altri partiti del Centrodestra mentre solo il 5% proviene da Pd e altri del Centrosinistra. Flussi elettorali altrettanto interessanti quelli mostrati poi dal secondo sondaggio promosso da Tecnè: per 100 elettori che avevano votato Di Maio alle Politiche 2018 (dove i grillini avevano preso il 44% di consensi, ndr) solo il 35% ha confermato il voto, mentre un 10% se n’è andato dalla lega, un 3% verso altri partiti di Centrodestra e ben il 14% verso le file del Centrosinistra del candidato Trerontola.



EUMETRA (25 MARZO): CAOS SULLO IUS SOLI

Un altro punto assai dirimente la polemica politica di questi ultimi giorni è certamente lo Ius soli, il dibattito sulla cittadinanza scatenato dalla “richiesta” dell’adolescente tra i principali responsabili della tragedia evitata a bordo del bus di San Donato Milanese: i sondaggi politici di Eumetra provano a tastare il “polso” degli elettori ponendo una lunga premessa con semplice domanda finale. «Alcuni ritengono che sia giusto riconoscere il diritto di acquisire automaticamente la cittadinanza italiana a chiunque nasca in Italia, compresi i figli degli stranieri, introducendo quello che viene chiamato lo “”ius soli”“. Altri preferirebbero mantenere la legislazione attuale che prevede la concessione della cittadinanza a chi è nato in Italia da genitori stranieri solo al compimento del 18esimo anno di età. Lei è d’accordo con lo Ius Soli?»: ebbene, per il 41% degli intervistati, la legge sullo Ius soli serve ed è giusto che venga dibattuta in Parlamento. Il 50% invece ritiene che la linea di Salvini e della Lega sia da perseguire, lasciando dunque così come è la legge in Italia sulla regolamentazione della cittadinanza

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