Dopo l’orrendo caso di Viterbo, dove due esponenti di CasaPound sono stati arrestati con l’accusa di stupro e violenza sessuale aggravata contro una 36enne italiana, inevitabile la forte polemica politica sia contro l’estrema destra protagonista in negativo di un gravissimo fatto di cronaca che nelle dichiarazioni fatte da Salvini sull’utilizzo «necessario della castrazione chimica in questi casi». Il leader della Lega, come anche il segretario di CasaPound Simone Di Stefano, hanno deciso di prendere forte posizione contro quanto avvenuto a Viterbo e soprattutto contro il militante Francesco Chiricozzi (consigliere comunale a Vallerano) arrestato con l’accusa di stupro: «La galera non basta, chiederemo l’immediata discussione della nostra proposta di legge», spiega il vicepremier leghista, mentre Di Stefano scrive sui propri social «Auspico pene durissime come per ogni altro infame stupratore».
STUPRO VITERBO, M5S VS LEGA
Ancora una volta, un “fatto” politico (e in questo caso anche di cronaca efferata) fa esplodere la tensione interna al Governo, con Lega e M5s che si schierano anche sul tema della castrazione chimica (e non è la prima volta, ndr) ai poli opposti della discussione. Dopo le parole di Salvini e di CasaPound, il Movimento 5 Stelle fa sapere in una nota «Basta con questa storia della castrazione chimica. E’ una presa in giro alle donne, lo abbiamo già spiegato, e tra l’altro non è nel contratto di governo. Ma ciò che più incuriosisce nelle parole della Lega che anche CasaPound chiedeva e chiede la castrazione chimica e poi guarda il caso, ad aver commesso lo stupro e ad essere arrestato è stato un loro consigliere». Sul tema interviene poi anche il leader M5s Luigi Di Maio che aggiunge «io non ci sto a prendere in giro i cittadini e le donne che hanno paura della violenza con il tema della castrazione chimica». Secondo il Ministro del Lavoro, per come è scritta la proposta di legge della Lega «la gente che pratica violenza ai danni delle donne e dei bambini deve stare in galera: non è che gli prepariamo un ‘salvacondotto’ con la castrazione chimica».