SCIENCE SMONTA 20 ANNI DI POLITICHE GREEN

Migliaia le politiche green introdotte per arginare la crisi climatica negli ultimi due decenni, ma l’effetto è stato quasi impalpabile. A rivelarlo è un’analisi di Science, che ha demolito così vent’anni di politiche green. La rivista scientifica ha preso in esame le misure ecologiste introdotte tra il 2000 e il 2022 in 41 Paesi dei sei continenti: di 1.500 tipologie di intervento, solo 63 hanno contribuito in maniera significativa alla riduzione delle emissioni di CO2. In termini percentuali, parliamo del solo 4%.



Gli autori di questo studio, però, come evidenziato da La Verità, non sono entrati nel merito dei costi di questi provvedimenti né di tutti gli altri, ma è facile immaginare che le cifre facciano girare la testa. Basti pensare che l’attuazione della direttiva Ue sulle case green richiede almeno 180 miliardi solo per quanto riguarda l’Italia, quindi 60mila euro ad abitazione.



POLITICHE GREEN, COSA DICONO (DAVVERO) I NUMERI

L’attivista danese Bjorn Lomborg, noto per la sua battaglia contro il catastrofismo ambientalista, sui social ha commentato la ricerca offrendo degli spunti di riflessione interessanti. Ad esempio, la ricerca evidenzia che le politiche green più efficaci (incentivi per l’efficientamento energetici degli edifici, bonus per passare ad auto meno inquinanti, riforme del sistema fiscale per premiare le attività ecocompatibili) hanno comportato nel complesso una riduzione delle emissioni tra 0,6 e 1,8 miliardi di tonnellate metriche.

Un risultato enorme, nonostante sia stato conseguito in 22 anni? Eppure, nell’atmosfera quei 41 Stati hanno “sparato” 778 miliardi di tonnellate metriche, secondo i registri di Our world in data. Quindi, anche le politiche green che hanno un impatto importante alla fine hanno consentito di limitare le emissioni solo dello 0,15%, se si tiene conto delle emissioni degli ultimi vent’anni. Se poi prendessimo in considerazione gli impegni previsti dagli accordi di Parigi e dall’agenda Onu, dovremmo tagliare 23 miliardi di tonnellate metriche ogni anno fino al 2030. Un traguardo che appare impossibile alla luce dei numeri sopracitati.