«Il politico cattolico dà scandalo se non segue la Chiesa»: si può riassumere così il testo della Chiesa americana in merito alla coerenza eucaristica, approvato con 222 Sì, 8 No e 2 astensioni nell’ultima Conferenza Episcopale Usa. Come ricorderete probabilmente, il “caso” era sorto subito dopo le Elezioni Presidenziali 2020 in merito alla vittoria del Presidente Joe Biden, il secondo cattolico della storia alla Casa Bianca. A diversi vescovi Usa non piaceva affatto che un Presidente cattolico potesse avvallare politiche pro-choice su aborto ed eutanasia, tanto da mettere in dubbio la possibilità di concedergli l’Eucaristia in quanto «presidente cattolico che si oppone agli insegnamenti della Chiesa».



Nel testo approvato dalla Chiesa americana non si fa esplicito riferimento al Presidente Dem, ma si parla comunque dei cattolici che rivestono ruoli di autorità e che hanno perciò «una responsabilità speciale nel seguire la legge della Chiesa». Il testo sottolinea come coloro che ricevono l’Eucaristia del Signore pur avendo ripudiato nella loro via pubblica e politica gli insegnamento della Chiesa, «creano scandalo e indeboliscono la determinazione degli altri cattolici di essere fedeli alle esigenze del Vangelo».



DOCUMENTO CHIESA USA NON “CITA” BIDEN

Dunque sì, nel testo approvato dalla Chiesa Usa non vi sono espliciti riferimenti a Joe Biden o altri politici che appoggiano leggi dichiaratamente anti-cattoliche, eppure non si può non scorgere un’indicazione piuttosto netta che si discosta dal recente “via libera” dato da Papa Francesco nell’incontro con il Presidente Usa in Vaticano. «Con il Papa abbiamo parlato del fatto che è contento che sono un buon cattolico e che continuo a ricevere la comunione», così Biden commentava il suo colloquio con il Santo Padre scatenando non poche reazioni in alcune autorevoli eminenze della Chiesa americana. «Difendi la santità della Santa Eucaristia, salvaguardando le anime dei politici cattolici che violerebbero gravemente la legge morale e si presenterebbero comunque a ricevere la Santa Comunione, commettendo così un sacrilegio», aveva tuonato il Cardinal Leo Burke e con lui parte della Conferenza Episcopale americana. Certo, nell’attuale documento approvato dai vescovi Usa non vi sono esplicite “condanne” che avrebbero potuto «diventare fonti di discordia» come aveva intimato il cardinale Luis Ladaria, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, negli scorsi mesi. L’Eucaristia non viene dunque posta come possibile “arma di battaglia politica” ma viene comunque ribadito come il non seguire il dettame della Chiesa in merito significa comunque «dare scandalo». Il testo, infatti, affida poi ai singoli vescovi il «compito speciale di porre rimedio a situazioni che comportano azioni pubbliche in contrasto con la comunione visibile della Chiesa e la legge morale».

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