Le manifestazioni in America durano da 10 giorni ma ormai il caos attorno alla morte di George Floyd è stato “soppiantato” per un vero e proprio attacco a 360 gradi contro la polizia americana: dopo anni di soprusi, violenze e brutali pestaggi-esecuzioni di alcuni agenti, ora tutti i corpi delle Forze dell’Ordine rischiano un drastico ridimensionamento. Al grido di “De-fund police” – letteralmente, “toglieteli i fondi” – sono diversi gli atti in arrivo da varie parti degli Usa, alcune anche clamorose: è il caso in primis di Minneapolis, la città dove tutto si è originato per l’uccisione di George Floyd da parte dell’agente Derek Chauvin (già arrestato, come pure gli agenti che erano con lui al momento dell’arresto fatale il 25 maggio scorso).
Il sindaco Dem Jacob Frey assieme alla maggioranza qualificata del consiglio comunale ha emanato l’immediato scioglimento del Dipartimento di Polizia locale, un atto senza precedenti per dare un “segnale” contro le proteste giunte in questi giorni che bollavano di “razzisti fascisti”, in maniera indiscriminata, tutti i poliziotti di Minneapolis: «Ci siamo impegnati a smantellare la polizia così come la conosciamo nella città di Minneapolis e a ricostruire con la nostra comunità un nuovo modello di sicurezza pubblica che mantenga davvero la nostra comunità al sicuro», ha spiegato la portavoce del sindaco, Lisa Bender.
LA RIVOLTA CONTRO LA POLIZIA
Siamo abituati alle decisioni “drastiche” e semi-ditattoriali del “Colpirne uno per educarne cento” ma qui sembra essersi ribaltata la situazione: “colpirne cento per educarne (forse) uno”. Viene colpito l’intero corpo di polizia di Minneapolis sulla scia delle proteste e della messa a ferro e fuoco della città dopo la morte dell’afroamericano George Floyd: che serva un cambio di passo negli States sui modi e il potere in mano alla polizia non v’è dubbio, smantellarla completamente per rifondarla rischia però di avere effetti – almeno nel breve periodo – di un ulteriore “vuoto” di potere che col clima incandescente odierno per molti commentatori potrebbe essere devastante. Come spiega Repubblica però, non è solo un gesto simbolico quello scelto a Minneapolis: «perché l’obiettivo è quello di arrivare ad una maggiore accountability, un sistema di regole in cui gli agenti debbano rispondere del loro operato ai cittadini».
Meno fondi, nuove regole riusciranno a ribaltare le problematiche fin qui viste o aumenteranno ulteriormente i disastri nella gestione dell’ordine pubblico? In attesa di una risposta, anche a New York il sindaco Bill De Blasio ha deciso qualcosa di “unico” nella storia del NYPD: «tagli al bilancio delle forze dell’ordine», annunciati per dirottare parte del budget (totale è di 6 miliardi di dollari annui) a servizi sociali e aiuti ai giovani. “De-fund the police”, lo slogan assieme a “Black Lives Matter” si accompagna sempre di più in ogni manifestazione Usa con effetti ancora del tutto imprevedibili…