Un servizio choc quello mandato in onda ieri a Quarta Repubblica grazie all’ottimo reportage di Francesco Fossa: dopo la lunga polemica tra Germania e Italia sul metodo utilizzato dal Governo italiano nel gestire i migranti e l’accoglienza nei casi Sea Watch (e tanti altri), le immagini e le testimonianze di vari immigrati intervistati dal programma di Nicola Porro pongono all’attenzione come gli stessi migranti vengono trattati in terra tedesca, all’interno dei centri di detenzione dove vengono inseriti i “dublinanti” (ovvero quelli che per gli accordi di Dublino, se non accettati in Germania, devono fare ritorno nel Paese di primo approdo, dunque l’Italia). Già lo scorso 16 giugno vi avevamo parlato della pratica choc utilizzata dalla Polizia tedesca, ovvero di sedare, drogare e spedire in Italia i migranti in eccesso. Un reportage di Repubblica aveva svelato il “trucco” della Germania per evitare scontri e resistenze da parte dei clandestini sugli aerei di ritorno verso l’Italia: ecco oggi, le nuove testimonianze di Quarta Repubblica danno un senso ancora più inquietante di quel barbaro e indegno trattamento. «L’ultima volta che mi hanno portato in Italia mi hanno legato qui su gambe e braccia», racconta un ragazzo alle telecamere di Mediaset, e un altro suo compagno «la polizia arriva, ti afferra e ti blocca e poi ti sbatte per terra: e poi a volte ti drogano, ti fanno un’iniezione per sedarti».



QUI IL VIDEO SERVIZIO-CHOC SUI MIGRANTI SEDATI IN GERMANIA

GERMANIA, ECCO COME TRATTANO I MIGRANTI “DUBLINANTI”

Un altro ancora racconta come la polizia tedesca arriva nei centri di detenzione e se vi sono resistenze mette in pratica il trattamento “chimico”: «ad un mio amico gli hanno messo qualcosa sulla testa e si è addormentato immediatamente. Quando si è svegliato era in Italia». Come ha poi raccontato Stephan Theo Reichel, il Ceo della Ong Matteo-Chiesa ed Asilo «abbiamo posto una domanda al ministro dell’Interno tedesco, se hanno per caso usate sostanze chimiche per sedare i migranti. Lui ha risposto “noi usiamo tutte le medicine consentite dalla legge”, non ha negato né smentito». La pratica con i dublinanti va avanti da mesi ma ora è più serrata per l’irrigidimento alle frontiere non solo in Italia, ma anche in tutto il resto d’Europa, Germania compresa. Nell’ultimo periodo gli sforzi della polizia per interrompere il flusso sono aumentati e il numero dei voli dei rimpatri dei Paesi dell’Unione Europea si è moltiplicato: di fatti ad oggi vi sono più rimpatri che sbarchi in una situazione tutt’altro che “secondaria” nel già vasto dramma dell’immigrazione. Come ha giustamente notato ieri ad Agorà il collega conduttore del Tg1, Francesco Giorgino «L’Unione Europea e la Germania hanno fatto poco per l’immigrazione e anche l’ultima dichiarazione del presidente tedesco va in questa direzione: che senso ha contestare all’Italia un comportamento discutibile quando loro hanno rimandato in Italia i migranti sedati a bordo di aerei…». Dopo il caso di Carola Rackete pesantemente contestato dal Presidente della Repubblica tedesca Steinmeier, il Ministro Salvini aveva già ricordato il “caso” dei migranti sedati e riportati in Italia: Giorgino poi rintuzza «Questo della crisi migratoria è un tema da affrontare con lucidità, rinunciando a ogni propaganda ed emotività, riunendo i leader politici intorno a un tavolo e facendo un vero e proprio piano sull’immigrazione». La Germania dice di rispettare i trattati di Dublino nel rimpatriare i migranti in Italia: il problema è il come alle volte lo fa, e qui non c’è scritto in nessun trattato europeo..



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