Denunciato il rapper Frah Quintale: “fotomontaggio con poliziotti come maiali”
Il rapper Frah Quintale è stato travolto da una valanga di polemiche (e da una denuncia) dopo aver postato una foto che ritrae alcuni poliziotti con il volto coperto dall’emoticon del maiale. Frah Quintale, il cui vero nome è Francesco Servidei, si è esibito in un concerto a Catania e al termine dell’evento ha postato sul proprio profilo Instagram un carosello di alcune immagini. L’ultima, forse nascosta nella speranza di evitare conseguenze, raffigura sette poliziotti dal volto oscurato dall’emoji al centro della bufera.
La foto dei poliziotti è stata scattata durante il concerto a Rossano Calabro ed è costata al rapper una denuncia da parte del sindacato di polizia Uisp. Il sindacato ha infatti presentato un esposto con la richiesta di provvedimenti sanzionatori contro l’abuso di libertà di espressione. Anche la Uil di Catania si è aggiunta al coro di indignazione e polemiche per lo scatto: “Libero chiunque di cercare un quarto d’ora di celebrità, ma non ad ogni costo. Offendere le forze dell’ordine e le istituzioni democratiche, non è consentito a nessuno” ha fatto sapere la segreteria generale della Uil di Catania, come riferisce La Repubblica.
Poliziotti come maiali, i sindacati: “violenza mediatica e disprezzo verso i lavoratori”
Lo scatto dei poliziotti dal volto oscurato dall’emoji di un maiale ha scatenato le ire delle istituzioni ma non dei fan di Frah Quintale, che su Instagram non hanno lasciato commenti in riferimento all’ultima foto del carosello. “Il cantante Frah Quintale ha superato davvero ogni limite nella sua ricerca di facile pubblicità – è la dura accusa, riferita da La Repubblica, che arriva dal sindacato di polizia Usip – addolora imbattersi in chiari messaggi di violenza mediatica e di palese disprezzo verso lavoratrici e lavoratori della polizia che ogni giorno garantiscono la sicurezza di tutti. Siamo di fronte a un atto irresponsabile, antidemocratico e carico di odio, particolarmente grave perché ha come destinatari tantissimi ragazzi. Siamo certi che sulla base del nostro esposto questo episodio troverà un’adeguata risposta da parte delle istituzioni competenti”.
Anche il sindacato di polizia Mp esprime la propria indignazione, dichiarando che “Questa non è arte ma semplice e inutile denigrazione. Esprimiamo sconcerto per l’oltraggiosa parodia fotografica approntata sui social”. Ora non resta che attendere di capire come procederà la giustizia e quale sarà l’eventuale replica del rapper campione di ascolti su Spotify.