Il quotidiano La Verità si sofferma oggi sull’annosa questione delle polizze green, le assicurazioni che le imprese dovranno per forza di cosa attivare contro le calamità naturali (leggasi inondazioni, ma anche terremoti e catastrofi in genere), così come previsto dall’ultima legge di bilancio.
Si tratta di un business potenzialmente molto fiorente secondo quanto scrivo il quotidiano, visto che i premi potenziali delle polizze green valgono fino a 5 miliardi di euro, soldi che ovviamente faranno felice le compagnie assicurative, un po’ meno invece le aziende che saranno costrette a sottoporre quella che La Verità definisce quasi una sorta di nuova tassa. Entro quando scatterà l’obbligo delle polizze green? Nel giro di pochi mesi, visto che la deadline è fissata al 31 dicembre 2024, quindi entro i prossimi 4 mesi circa, e le aziende che non dovessero sottoscriverle andranno incontro a delle pesanti sanzioni, a cominciare dal venire meno incentivi, sovvenzioni e contributi.
POLIZZE GREEN, PLAFOND SACE DA 5 MILIARDI DI EURO
Affinchè le polizze green divenissero quasi realtà mancava solo il decreto attuativo che ora è in bozza e che il quotidiano La Verità ha già visionato. Fra le prime cose che saltano all’occhio vi è il plafond Sace (soldi dello stato) come garanzia per gli assicuratori di 5 miliardi di euro all’anno per il triennio 2024-2026.
Di conseguenza le imprese assicurative che utilizzeranno questa copertura trasferiranno a Sace tutti i “rischi derivanti dall’intero portafoglio delle polizze a copertura dei danni al netto delle polizze sottoscritte con le grandi imprese”, si legge nel decreto attuativo in bozza. Nel decreto vengono inoltre stabilite le modalità per individuare le catastrofi, ma anche quelle per determinare e adeguare i premi, e infine, i limiti “alla capacità di assunzione del rischio da parte delle imprese assicuratrici”.
POLIZZE GREEN, OCCHIO AI NUMERI DEI MASSIMALI
Non vengono invece stabiliti come funzionano i premi e le differenze fra zone geografiche, visto che è logico pensare a situazioni completamente diverse a seconda delle regioni italiane dove determinati su fenomeni sono più frequenti rispetto ad altri, si pensi ad esempio ai terremoti al centro e al sud, ma anche agli allagamenti al centro-nord.
Viene inoltre precisato che non possono essere assicurati gli immobili non a norma di legge, di conseguenza per le aziende si prospetta una doppia spesa: bisognerà mettere a norma eventuali situazioni “illegali”, prima di poter sottoscrive una polizza. Per la Verita il riferimento non è comunque a edifici abusivi bensì a quelli che non sono a norma di legge secondo dei precisi vincoli. Infine vengono specificati i massimali di copertura delle polizze green, a cominciare dal dire che per la fascia fino ad un milione l’indennizzo è identico alla somma assicurata, mentre per la fascia 1-30 milioni l’indennizzo scende al 70%. Di fatto c’è il rischio che l’imprenditore, anche dopo aver sottoposto una polizza green, dovrà sborsare di tasca propria fior di milioni in caso di danneggiamento, non proprio il massimo della vita.