Arriva una riforma attesa da 18 anni nelle polizze Rc-Auto risarcimenti danni non patrimoniali derivanti da lesioni gravi da circolazione stradale. Come spiega Il Messaggero, è stato introdotto uno schema sulle menomazioni all’integrità psicofisica, compreso tra 10 e 100 punti di invalidità. Attualmente i valori economici delle singole invalidità sono determinati dai vari Tribunali del Paese in maniera autonoma attraverso il sistema del punto variabile in funzione di grado di invalidità ed età del danneggiato.



I Tribunali stabiliscono una diretta proporzionalità con il grado di invalidità e l’età del danneggiato: il riferimento è però la tabella del foro di Milano. Nella riforma, il danno non patrimoniale viene separato e valutato nelle due componenti di danno biologico e danno morale. Quest’ultimo è il danno relativo dalla sofferenza subita, ed è una delle novità più importanti della riforma. Nelle nuove tabelle viene infatti introdotto il “moltiplicatore per danno morale”: con questo vengono incrementati i valori del danno biologico in via percentuale e progressiva per ogni singolo punto di invalidità. L’utilizzo del moltiplicatore è ammesso solamente a seguito di prove, spiega Il Messaggero.



Risarcimento danni non patrimoniali derivati da lesioni: la riforma nel settore Rc-Auto

Il provvedimento sul risarcimento dei danni non patrimoniali derivati da lesioni è stato a lungo atteso dal settore dell’Rc Auto: lo scopo è quello di garantire il diritto per le vittime di incidenti ad avere un equo risarcimento del danno, che vada però ad includere anche i costi gravanti sul sistema assicurativo e il diritto dei consumatori ad avere un adeguato premio assicurativo. “Questo provvedimento si inserisce all’interno di un più ampio percorso di riforma strutturale del settore assicurativo quanto mai necessario” ha spiegato il ministro Adolfo Urso.



Si tratta, secondo il titolare del gabinetto del Made in Italy, si “un atto di responsabilità nei confronti del nostro Paese, con l’obiettivo di garantire efficienza e sostenibilità al settore”. Attraverso una tabella unica c’è anche l’obiettivo di contribuire a frenare la corsa dei prezzi nel settore dell’Rc-Auto, spiega Il Messaggero. Il ministro ha convocato la Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi sul settore assicurativo: la riunione si terrà il 14 febbraio e ha lo scopo di approfondire i costi dell’Rc Auto a fronte degli aumenti dei costi, aumentati del 7.1% tra novembre 2023 e lo stesso periodo del 2022.