Il quadro clinico di Silvio Berlusconi è più chiaro dopo il bollettino fornito dal professor Alberto Zangrillo. Gli è stata diagnosticata una polmonite bilaterale allo stato precoce. Si tratta, quindi, di una infezione che ha colpito entrambi i polmoni. Come avviene in questi casi, il paziente viene sottoposto ad un esame radiologico, una Tac nel caso del leader di Forza Italia. I risultati hanno spinto il medico a procedere col ricovero. A volte la radiografia del torace può dare esito negativo, per questo si rende necessaria spesso una Tac, come nel caso appunto dell’ex premier. Sui sintomi, invece, Zangrillo non è stato specifico, ma solitamente insorgono tosse, febbre, mancanza di fiato, brividi, stanchezza e malessere generale, non tutti allo stesso tempo. Una cosa è sicura: Berlusconi viene considerato un paziente a rischio per età e patologie pregresse, ma non è in terapia intensiva, non è intubato e respira autonomamente. (agg. di Silvana Palazzo)



POLMONITE BILATERALE, DIAGNOSI E RICOVERO

Il professor Alberto Zangrillo nella conferenza stampa tenuta al San Raffaele di Milano per il bollettino su Silvio Berlusconi ha confermato la diagnosi di polmonite bilaterale, precisando però che ha ravvisato «un blando coinvolgimento polmonare», che in altre parole vuol dire «infezione polmonare diagnosticata precocemente». Da qui la decisione di approfondimenti clinici, le cui risultanze lo hanno convinto a procedere col ricovero. «Si è reso necessario perché ci troviamo di fronte ad un soggetto che è divenuto paziente a rischio, per l’età e per le patologie pregresse che sono note a tutti». Inoltre, ha smentito le indiscrezioni sull’ossigenoterapia: «Tutte le narrazioni su ossigenoterapia e altro sarebbero plausibili, ma appartengono alla fantasia di qualcuno. Non ci sarebbe nulla di male, visto che è graduata e può aiutare in certe fasi, ma non in questa». Quindi, ha confermato, per quanto riguarda le terapie, che si seguono protocolli terapeutici precodoficati per i quali è necessario la permanenza in ospedale per qualche giorno. (agg. di Silvana Palazzo)



POLMONITE BILATERALE, OSSIGENOTERAPIA PER BERLUSCONI?

Tracce di polmonite bilaterale precoce: questa la diagnosi del San Raffaele di Milano a Silvio Berlusconi, ricoverato dopo essere risultato positivo al coronavirus. La conferma sarebbe arrivata da una tac. Ma di cosa si tratta? La polmonite è un’infiammazione della parte terminale dei polmoni, gli alveoli polmonari. La patologia complica lo scambio gassoso e la respirazione. Secondo quanto riportato sul sito del ministero della Salute, la polmonite grave può insorgere molto rapidamente, con sintomi che compaiono nel giro di 24-48 ore o manifestarsi più lentamente, quindi anche in diversi giorni. Solo nei casi più gravi o di pazienti particolarmente sensibili, come anziani, bambini e persone affette da altre patologie, può essere necessario ricorrere al ricovero in ospedale, come nel caso di Silvio Berlusconi, che può contare su trattamenti mirati e un monitoraggio costante. Il trattamento ospedaliero mira a contrastare l’infezione con l’uso di antibiotici, ma ci si può avvalere dell’ossigenoterapia per favorire la respirazione, come accaduto per il leader di Forza Italia. Si attendono comunque aggiornamenti dal bollettino per avere una conferma sulla diagnosi e le condizioni di salute del politico e imprenditore. (agg. di Silvana Palazzo)



POLMONITE BILATERALE, RISCHIO DI MORTE? LE CURE…

Polmonite bilaterale, questa la forma diagnosticata a Silvio Berlusconi, che si trova ora ricoverato al San Raffaele di Milano. Pur non essendo in terapia intensiva, il leader di Forza Italia è sottoposto a ossigenoterapia, quindi gli viene somministrata una quantità supplementare di ossigeno a scopo terapeutico a causa dei ridotti livelli di ossigeno nel sangue. Nel suo caso la polmonite è di origine virale, in quanto causata dal coronavirus. Chi è più a rischio? In particolare, chi soffre di malattie croniche come diabete, patologiche cardio-respiratorie (asma, bronchite cronica, scompenso cardiaco), poi fumatori e anziani, con gli ultra 65enni che hanno un rischio triplo rispetto ai giovani, bambini e persone immunodepresse. «La mortalità per polmonite è concentrata proprio in queste categorie, nel nostro Paese ogni anno vengono ricoverati in ospedale circa 150mila casi di polmonite e si registrano 9mila decessi, che rappresentano uno dei dati più bassi in tutta Europa, ma rimane ancora importante», spiega oggi Sergio Harari, direttore del Dipartimento di Medicina e dell’Unità Operativa di Pneumologia dell’ospedale San Giuseppe MultiMedica di Milano. La somministrazione di farmaci antivirali è limitata ai casi più gravi e in pazienti ospedalizzati. (agg. di Silvana Palazzo)

POLMONITE BILATERALE, COS’È LA MALATTIA DI SILVIO BERLUSCONI

Silvio Berlusconi è stato ricoverato la scorsa notte presso l’ospedale San Raffaele di Milano, “con tracce di polmonite bilaterale”. Cerchiamo di capire meglio quale sia la malattia che ha invitato i medici a controllare meglio le condizioni di salute dell’ex presidente del consiglio. Partiamo dal dire che la polmonite, come si può intuire dal nome, è un’infiammazione acuta che colpisce i polmoni. Viene detta bilaterale (la forma più comune), se riguarda entrambi i polmoni, ed è una patologia che compromette la capacità respiratoria. Raramente è fatale, ma nei casi più gravi, soprattutto se causata dal coronavirus, come sta avvenendo in questo periodo, può purtroppo provocare la morte. Diversi i sintomi causati dalla polmonite bilaterale, tutti legati alla respirazione: quindi fiato corto a volte addirittura sibilante e difficoltoso, dolori al torace, tosse, che può essere sia secca quanto grassa, come si legge su thoracic.org, ma anche febbre, spossatezza, malessere generale e mancanza di appetito.

POLMONITE BILATERALE, COS’È? FORMA BATTERIOLOGICA PIÙ PERICOLOSA

La polmonite non è affatto un’infezione rara, tenendo conto che nella sola Italia si ammalano ogni anno svariate migliaia di persone, e quasi 200mila vengono ricoverate, con più di 10mila vittime: questa infiammazione è la prima causa di morte per malattia infettiva nei paesi occidentali. Ad essere colpiti maggiormente sono i soggetti più fragili e vulnerabili, come appunto Berlusconi, il cui fisico era già stato colpito negli scorsi giorni dall’infezione di covid-19. In media, comunque, vengono colpiti soprattutto anziani, persone con malattie croniche alle vie respiratorie, bambini piccoli e anche degenti negli ospedali. A volte, soprattutto negli over 65, è legata al virus dell’influenza (polmonite virale), mentre in altri soggetti è favorita dal fumo. Vi è poi la cosiddetta polmonite batterica, che viene invece causata da un batterio appunto, leggasi lo Streptococco pneumoniae (o pneumococco): di solito non viene presa tramite contatto con altre persone, ma è causato da un organismo che si trova comunemente nel nostro corpo. Questo tipo di infiammazione è più pericolosa della polmonite virale, e può richiedere anche il ricovero. La polmonite viene curata per la maggior parte dei casi con riposo assoluto e antibiotici. Come detto sopra, nelle situazioni più gravi, si rende necessario il ricovero.