La notizia è purtroppo giunta stamane come un pugno nello stomaco: Totò Schillaci è morto, portato via da una polmonite. Il 59enne calciatore, è deceduto nell’ospedale di Palermo dove era ricoverato ormai da diverse settimane per via di alcune complicazioni inerenti la sua salute fisica, già provata dal tumore al colon.



Si è parlato di condizioni gravi, poi la speranza pochi giorni fa dopo che il quadro clinico sembrava migliorato ma in queste ore la situazione è degenerata dopo che lo stesso Totò Schillaci è stato appunto colpito da una polmonite, una malattia estremamente debilitante che può portare alla morte soprattutto quelle persone già fragili, come appunto un malato oncologico. Sostanzialmente la polmonite è una grave forma di infiammazione che colpisce i due polmoni, fra gli organi basilari per la nostra vita.



POLMONITE, MALATTIA TOTÒ SCHILLACI: COSA SUCCEDE AI POLMONI

Quando si verifica questa patologia, i due polmoni si riempiono di catarro ma anche di pus e con il passare del tempo il “materiale” si accumula, rendendo quindi faticoso respirare visto che al loro interno si trova qualcosa che in realtà non dovrebbe esserci. Quando andate dal dottore e sentite dire “i polmoni sono liberi”, è proprio l’opposto di quando vi è in corso una polmonite.

Quali sono le cause? Quelle più comuni sono dei batteri, ma anche un virus, ma ci sono anche dei casi in cui a provocarla sono dei funghi, così come se si viene a contatto con delle sostanze chimiche nocive. Si tratta di una patologia che colpisce solitamente le persone più anziane, a cominciare dagli over 65, e solitamente è una complicazione di infezioni già in corso alle vie respiratorie che non vengono curate bene e degenerano. Anche l’alcol e il fumo possono portare a contrarre una polmonite, e in ultimo anche altre patologie come l’insufficienza cardiaca.



POLMONITE, MALATTIA TOTÒ SCHILLACI: DALLA DIFFICOLTÀ DI RESPIRARE ALLA FEBBRE

Solitamente chi soffre di questa malattia fa appunto fatica a respirare, visto che i polmoni si riempiono di liquido, ma nel contempo possono comparire i classici sintomi dell’influenza stagionale, come ad esempio la febbre, una sensazione di malessere generale, ma anche tosse e mal di testa, oltre a dolore al torace, collegato spesso e volentieri al continuo tossire, ma anche nausea, asma e scarsa voglia di cibarsi.

Una volta che si accerta di avere la polmonite, se le forme non sono gravi da rendere necessario un ricovero in ospedale, il medico solitamente prescrive una cura a base di antibiotico, per quanto riguarda la forma batterica. Se invece la polmonite è legata ad un virus, nella maggior parte dei casi la patologia passa da sola dopo qualche giorno di riposo, ma può aiutare uno sciroppo ma anche un integratore che sciolga il muco che si è appunto accumulato nelle vie respiratorie. Ci sono poi quei casi più delicati dove invece si arriva appunto al ricovero in ospedale, con tutte le terapie del caso.