La paura legata ad un’ulteriore escalation della guerra in Ucraina è tale in Polonia che i campi di addestramento dell’esercito si affollano di civili. Il mese scorso è stato, infatti, lanciato un programma di un giorno, gestito da 17 unità militari in tutta la Polonia, per apprendere alcune nozioni. Lezioni, ad esempio, per imparare a rotolare a terra tenendo un fucile di assalto puntato contro il nemico, a lanciare una bomba a mano, a usare una bussola per orientarsi tra le macerie e a indossare una maschera antigas. Ne parla il Financial Times, spiegando che questo programma riflette i timori della Polonia di un allargamento del conflitto.



Sto mostrando ai civili alcuni metodi di sopravvivenza molto elementari, ma questo può portare grandi benefici, perché un esercito ha bisogno del sostegno di una popolazione preparata alla guerra”, ha dichiarato il maggiore Cezary Czarnecki. Molti cittadini spaventati hanno deciso di prenotare un posto per essere in grado di proteggere le loro famiglie. Sono circa 1.500 le persone che hanno provato a prenotare un posto per una sessione, che però è stata limitata a 100 partecipanti di età compresa tra 18 e 65 anni. Ma gli ufficiali dell’esercito hanno già anticipato che il programma sarà probabilmente esteso per soddisfare questa crescente domanda.



POLONIA RAFFORZA IL SUO ARSENALE: NUOVI ORDINI

Visto che la guerra in Ucraina continua e non sembra volgere al termine, in Polonia si teme un loro coinvolgimento, cioè che il conflitto si allarghi fino alle loro terre. Alla luce delle recenti minacce di Mosca di usare armi nucleari in Ucraina, il mese scorso il governo polacco ha ordinato un’ispezione a livello nazionale dei rifugi che potrebbero essere usati contro i bombardamenti russi. Inoltre, è aumentata la spesa di Varsavia per la difesa, peraltro è tra le nazioni che ha più supportato l’Ucraina nella guerra contro la Russia. Infatti, otto mesi fa è stata tra le prime nazioni a inviare armi a Kiev, accogliendo al contempo milioni di rifugiati ucraini. Da allora la Polonia è diventata un hub logistico e di trasporto per le navi della Nato e dell’Ue, inoltre ha accettato di ospitare per la prima volta una base permanente dell’esercito statunitense. Per rafforzare il suo arsenale, il governo polacco ha recentemente ordinato carri armati, aerei ed elicotteri per un valore, secondo il Financial Times, di miliardi di euro da Stati Uniti e Corea del Sud, mentre il mese scorso ha siglato un accordo per lo sviluppo di missili con il Regno Unito.



POLONIA RIFLETTE SU REINTRODUZIONE SERVIZIO DI LEVA

Pur non avendo fissato una scadenza specifica, la Polonia intende arrivare a 300mila soldati e aumentare le spese per la difesa fino a raggiungere il livello più alto tra i membri della Nato: dovrebbe superare il 3% del Pil nel 2023 contro il 2,4% di quest’anno. Un cambio di rotta palese quello della Polonia, che nel 2009 aveva posto fine al servizio militare obbligatorio. Ma l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha cambiamento l’orientamento dei polacchi; infatti, un sondaggio recente ha rivelato che la maggior parte degli intervistati è favorevole alla reintroduzione del servizio di leva. Nonostante la presenza di leggi severe sul possesso di armi, i poligoni di tiro negli ultimi tempi hanno registrato un’impennata di visitatori, secondo il Financial Times. Inoltre, il ministro dell’Istruzione Przemyslav Czarnek ha espresso la volontà di introdurre nelle scuole l’addestramento di base alla difesa.