La Polonia ha bloccato una delegazione sudafricana che era diretta in Ucraina per l’incontro tra il presidente Cyril Ramaphosa Volodymir Zelensky volto alla “missione di pace” di cui si discute in queste ore. Le persone che erano sull’aereo, in totale 120 tra giornalisti e addetti alla sicurezza, sono rimaste a bordo per oltre un giorno, sebbene lo staff polacco sostenga di averli informati della possibilità di sostare all’interno della zona aeroportuale.



Il motivo, secondo quanto riportato da Insider Paper, è che le autorità di frontiera polacche non hanno potuto appurare che i membri della sicurezza del presidente avessero il permesso per trasportare le armi che avevano con sé. La delegazione sudafricana, tuttavia, è convinta di essere stata vittima di razzismo e ha accusato il Paese di avere messo a rischio la sicurezza del presidente Cyril Ramaphosa, privandolo di una parte cospicua dei suoi agenti. È per questo motivo che si è sviluppato un piccolo incidente diplomatico.



Polonia blocca delegazione sudafricana diretta in Ucraina: cosa è successo

La Polonia non ci sta alle accuse di razzismo dopo avere bloccato la delegazione sudafricana che era diretta in Ucraina, tanto che il cancelliere Stanislaw Zaryn le ha definite una “sciocchezza”. “L’aereo è stato fermato a causa del mancato rispetto delle procedure di ingresso standard richieste dal Paese. I rappresentanti non avevano il permesso di portare a bordo merci pericolose. Inoltre, c’erano persone della cui presenza le autorità competenti non erano state informate in anticipo”, è stato comunicato in una nota del Ministero degli Esteri.



“Siamo profondamente turbati dall’esperienza che ha vissuto la nostra delegazione. È un incidente deplorevole”, ha detto da parte sua Vincent Magwenya, il portavoce di Cyril Ramaphosa. “È stata messa a repentaglio la vita del nostro presidente”, ha aggiunto il capo della sicurezza Wally Rhoode. Alla fine, il capo di Stato è arrivato a Kiev senza problemi. È da capire adesso se il team potrà unirsi a lui per il viaggio in Russia.