La Polonia sta preparando compresse anti-radiazioni per fronteggiare un’eventuale minaccia nucleare. La notizia che giunge dal Paese confinante con l’Ucraina è stata ripresa sulle colonne di “Insider Paper”, dove si legge che nella giornata di venerdì 30 settembre 2022 i funzionari polacchi hanno asserito di aver distribuito ai vigili del fuoco di tutta la nazione pastiglie anti-radiazioni in caso di esposizione causata dalla guerra nella vicina Ucraina, negando però che ci sia motivo di allarme.



Una mossa in risposta ai combattimenti attorno alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia – la più grande d’Europa – e che hanno sollevato il timore di un disastro nucleare. Il viceministro degli Interni, Blazej Pobozy, ha affermato: “Abbiamo deciso di iniziare a distribuire compresse di ioduro di potassio ai dipartimenti dei vigili del fuoco. Si tratta di un’iniziativa di routine in caso di una potenziale minaccia di radiazioni, che al momento non esiste”.



POLONIA, COMPRESSE CONTRO LA MINACCIA NUCLEARE: “CI SONO DOSI SUFFICIENTI PER TUTTI”

Le compresse prodotte in Polonia saranno trasferite alle autorità locali e nei punti di distribuzione – nella maggior parte dei casi le scuole -, dove i residenti le potranno ricevere, se necessario. Sono state predisposte dosi sufficienti per tutti e il rappresentante medico alla conferenza stampa, il dottor Wojciech Zgliczynski, ha messo in guardia dall’assumere compresse anti-radiazioni se non necessario, aggiungendo che i bambini, i giovani, le donne incinte e le madri che allattano sono i soggetti più a rischio di contrarre il cancro a causa dell’esposizione alle radiazioni.



Il viceministro Pobozy, dal canto suo, ha detto che le compresse di ioduro di potassio in Polonia sono “una misura preventiva in caso di incidente nucleare, ma non sarebbero utili in risposta a un attacco con armi nucleari tattiche. In questo scenario, infatti, vengono rilasciati isotopi completamente diversi, contro i quali purtroppo non c’è nessuna compressa che ci protegga“.