La Polonia aggira Berlino: pronto l’invio di carri armati in Ucraina

La pressione attorno all’invio dei carri armati in Ucraina si stringe sempre di più su Berlino, soprattutto dopo che la Polonia ha dichiarato di essere disposta a inviarli, anche senza il consenso della Germania. Tutto ruota attorno ai Leopard 2, considerati tra i carri armati più potenti e performanti attualmente in dotazione agli eserciti mondiali, ma soggetti ad un veto per l’esportazione da parte di Berlino.



Da tempo, inoltre, Vladimir Zelensky, il leader dell’Ucraina, ha chiesto aiuto all’occidente, affinché fornisca armi ed armamenti, tra cui appunto i cingolati pesanti. La Polonia in queste ore, commentando la riluttanza di Berlino a concedere il via libera all’esportazione dei Leopard 2, tramite il primo ministro Mateusz Morawiecki, ha fatto sapere che “in questo caso l’approvazione” da parte della Germania “è secondaria”. “Faremo noi stessi la cosa giusta“, ha detto il primo ministro della Polonia, soprattutto nel caso non si raggiunga in queste ore un accordo. Sulla vicenda, inoltre, si aggiungerebbero anche le pressioni della Francia e della Gran Bretagna, che hanno confermato la disponibilità all’invio dei carri armati in Ucraina, ma senza l’intenzione di contravvenire alle normative tedesche.



La posizione dell’Occidente sui carri armati in Ucraina

In generale, oltre al consenso della Polonia, sembra che la maggior parte delle potenze europee ed occidentale sia disposta ad inviare i carri armati in Ucraina. Inoltre, secondo quando ha riferito Armin Papperger, l’AD della Rheinmetall che produce i Leopard 2 tedeschi, l’unico opzione sarebbe l’invio di alcuni carri da parte di chi già li possiede, perché “anche se Berlino desse il via libera domani” i Leopard non saranno pronti prima del 2024.

Dovrebbero, nell’ottica della Rheinmetall, essere le potenze Nato che possiedono i carri armati Leopard ad inviarli in Ucraina, e tra queste figurerebbero per esempio la Polonia e la Finlandia, oltre alla Germania. Contestualmente, anche la Gran Bretagna si detta pronta all’invio dei cingolati pesanti, fatto che starebbe irritando non poco la Germania che credeva di trovare nei suoi alleati un appoggio alla decisione del cancelliere Scholz. Infatti, sembra che durante il World Economic Forum che si è tenuto ieri, il cancelliere tedesco si sarebbe detto pronto all’invio dei Leopard, consentendo anche alla Polonia di spedire i suoi, solo se prima saranno gli Stati Uniti a fornire i loro carri armati all’Ucraina.