PIS NON OTTIENE LA MAGGIORANZA, ELETTO PREMIER POLONIA IL CENTRISTA DONALD TUSK
Nel giorno in cui la Corte Costituzionale della Polonia ha bocciato le multe dell’Europa contro la riforma del sistema giudiziario di Varsavia, in Parlamento nasceva il nuovo Governo Tusk: non passa infatti il voto di fiducia al Premier uscente Matausz Morawiecki mentre la coalizione uscita vincitrice dalle Elezioni Polonia 2023 riesce a spuntarla anche in Parlamento a Varsavia. Nei prossimi giorni dunque il Presidente Duda affiderà a Donald Tusk l’incarico di formare un nuovo Governo dopo aver incassato alla Camera la fiducia con 248 voti favorevoli (201 i contrari).
Tusk torna dunque Capo del Governo polacco per la terza volta dopo i due mandati consecutivi tra il 2007 e il 2014: il fronte “Piattaforma Civica” (Centrodestra europeista con dentro anche liste di Centrosinistra) la spunta dunque sul PiS di Duda, Kaczynsk e Morawiecki, ponendo fine agli 8 anni consecutivi di Governi conservatori in Polonia. La giornata era però cominciata con il voto di fiducia della Camera al Premier incaricato e uscente: il Presidente della Repubblica Andrzej Duda aveva infatti deciso dopo i risultati delle Elezioni di conferire comunque l’incarico al primo partito emerso vincitore, il PiS, nonostante la coalizione conservatrice già non avesse i numeri per governare il Parlamento. Alla prova dei fatti oggi i voti sono stati confermati: solo 190 favorevoli, 266 contrari e così Morawiecki viene sfiduciato definitivamente dalla Camera, lasciando la poltrona di Premier a Donald Tusk, eletto subito dopo con 248 Sì.
COME CAMBIA LA POLONIA CON IL PROSSIMO GOVERNO TUSK
«Sistemeremo ogni cosa insieme. Da domani potremo rimediare agli errori affinché tutti, nessuno escluso, possano sentirsi a casa», ha detto l’ormai ex leader dell’opposizione e Premier Donald Tusk dopo aver ricevuto il voto di elezione in Parlamento, «Voglio ringraziare le donne e gli uomini polacchi. Grazie Polonia, questo è un giorno meraviglioso, non per me, ma per tutti coloro che in questi anni hanno creduto profondamente che le cose potessero andare meglio, che l’oscurità sarebbe stata scacciata, che il male sarebbe stato scacciato. Questo è quello che si è realizzato». Sostenuto dalle tribune parlamentari dall’ex presidente polacco ed ex leader di Solidarnosc, Lech Walesa – «Sono felice che la Polonia stia tornando sulla via dello sviluppo» – Tusk si appresta ora a varare la squadra di Governo filo-Ue e centrista.
«Congratulazioni Donald Tusk per essere diventato Primo Ministro della Polonia. La sua esperienza e il suo forte impegno nei confronti dei valori europei saranno preziosi per forgiare un’Europa più forte, a beneficio del popolo polacco. Non vedo l’ora di lavorare con lui, a partire dall’importante Consiglio europeo di questa settimana» è il commento ufficiale della Presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, cui fa il paio il messaggio della Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, «Congratulazioni a Donald Tusk, in qualità di nuovo primo ministro della Polonia, convinto sostenitore dell’Unione europea e caro amico, non vedo l’ora di lavorare insieme per una Polonia prospera e un’Europa più forte. Affronteremo le sfide attuali. Uniti». Finisce l’era del partito Diritto e Giustizia al Governo della Polonia, un periodo ricco e controverso, culminato con diversi scontri a distanza tra Bruxelles e Varsavia: l’ultimo per l’appunto proprio oggi mentre Tusk trionfava in Parlamento a quasi due mesi dai risultati delle Elezioni. La Corte costituzionale polacca ha stabilito che le multe imposte dalla Corte di giustizia europea per il mancato rispetto delle decisioni «sono contrarie alla legge fondamentale del Paese»; la Consulta – che secondo Bruxelles non soddisfa più i requisiti di un tribunale indipendente – ha stabilito che le sanzioni imposte in relazione alla controversa riforma del sistema giudiziario, oltre che a quella sulla gestione di una miniera di carbone polacca, «sono contrarie alla Costituzione».